La riservatezza non è una moda

Sono all'incirca dieci anni che il progetto Autistici/Inventati ha aperto la baracca. I nostri utenti più affezionati si ricorderanno le varie peripezie, i passaggi tecnici, il Piano R*, il Kaos Tour, ma anche il caso Aruba e quello Trenitalia, la censura di Molleindustria.

Questo per citare solo quello che è capitato strettamente al nostro collettivo. Altrimenti ci sarebbe da parlare anche delle perquisizioni post Genova alle fantomatiche sedi di Indymedia, delle perquisizioni a SO36.net, il sequestro di netstrike.it, il caso Caradonna di Ecn, ecc.

In quest'era di patinato social networking si rischia di dimenticare che la tecnologia è uno strumento, e come tutti gli strumenti va saputo usare con la giusta dose di prudenza e paranoia per evitare che ci si ritorca contro.

L'Associazione Investici, a cui sono intestati i nostri server, riceve costantemente richieste da parte di avvocati e inquirenti. Alcuni avanzano pretese di risarcimento per violazione del copyright piuttosto che per calunnie vere o presunte, altri richiedono il contenuto della corrispondenza di taluna casella di posta, tutti vogliono sapere chi è l'utente che usufruisce del talaltro servizio.

A parte i casi eclatanti citati all'inizio, la gran parte di queste richieste si risolve nel comunicare che non conserviamo i log dei nostri servizi e che quindi non siamo in grado di risalire all'identità dei nostri utenti.
Questa non è però una panacea per ogni male. Non abbiamo scelto di portare avanti questo progetto per sostituirci alla vostra responsabilità nei confronti degli strumenti che usate. Vi chiediamo quindi di ripassare quelle che noi consideriamo da sempre alcune linee guida per l'utilizzo dei nostri servizi e della tecnologia di comunicazione in generale.

  1. Scaricate la vostra posta e non lasciatela sui nostri server.
    Questa semplice regola di buon senso vi potrebbe evitare parecchie bestemmie in caso di catastrofi tecniche o giudiziarie. Noi ce la mettiamo tutta, ma come sapete bene non siamo immuni alla sfiga e agli errori.
    Ritocchiamo un nervo scoperto, ricordandovi di come nel 2004 la polizia per leggere il contenuto di una casella di posta ne ha intercettate 5.000.
  2. Usate gli strumenti di anonimato e crittografia.
    Esistono degli strumenti che ci permettono di raggiungere un certo grado di anonimato e sicurezza. Nessuno di questi strumenti è perfetto, nessuno di questi vi darà la certezza che le vostra riservatezza sarà rispettata. Occorre comunque sapere di cosa si tratta, acquisire un po' di consapevolezza sui mezzi a disposizione, e decidere in modo intelligente come usarli.
    Per questo, vi invitiamo a leggere questa introduzione ai vari accorgimenti da prendere per tutelare la vostra riservatezza e i manuali sui vari strumenti che potete usare per:
    • anonimizzare la vostra navigazione - TOR
    • crittare i vostri messaggi di posta - GPG
    • spedire anonimamente le vostre mail - Anonymous Remailer
  3. Usate il web come se foste seduti in balcone a chiacchierare con il vicino di fronte.
    Il fatto che la comunicazione sia diventata più agile e veloce non vuol dire che sia cambiato il mondo. Sulle vostre chiacchierate vengono fatte indagini di mercato e a volte anche indagini di polizia. Non esistono isole felici dove potete fare a meno di occuparvi in prima persona della vostra riservatezza.


Autistici/Inventati Network

Il collettivo di Autistici-Inventati è lieto di presentarvi il piano R*: un network di comunicazione resistente.

Resistente perché pensato per sventare quanto più possibile (ma senza deliri di onnipotenza) il rischio che la comunicazione elettronica offerta dalle nostre strutture indipendenti e autogestite venga interrotta.

Ma resistente anche perché legato a un bel sogno, il sogno che il conflitto sia un insieme di pratiche ancora vive che necessitano di strumenti di comunicazione per diffondersi e prosperare.

Noi ci proviamo, offrendo servizi internet (spazio web, posta elettronica, mailing-list, chat, istant messaging, anonymous remailer), ad individui o progetti, mettendo in campo tutte le tecnologie che conosciamo per difendere la privacy.

Fuori dalla logica commerciale dell'offerta di servizi e di spazi a pagamento, accogliamo volentieri chi vive conflittualmente la censura culturale, mediatica, globalizzante dell'immaginario che ci viene preconfezionato e venduto.

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