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Il migliore dei padri

Ravera | Lavori in corso | 7 Febbraio 2012 | 404 letture

ieri sera è morto mio padre. Io non c’ero. Come sempre. Non ci sono mai. Mi ha telefonato Floricica, che da nove anni lo cura e lo ama. Ero a Milano, io. Avevo presentato un mio libro. C’erano anche i miei figli, il maschio, che abita per ora lì. La femmina, che abita in Texas ma passava per Milano. E mimmo, il mio compagno di sempre. Ero con loro. Ero con alcuni amici, che l ‘editore di quel libro, aveva invitato per me. Mio padre stava benissimo. A mezzogiorno mi aveva telefonato per farmi gli auguri. Capitava che fosse il mio compleanno, le disgrazie non vengono mai sole. C’era, era vivo, mio padre. E poi, all’improvviso, non c’era più. L’ho visto sta mattina, tornata in affanno a Roma. L’ho guardato. Con il vestito da sposo e il profilo di cera. Ha il naso come il mio. Cioè: io ho il naso come il suo. Brutto. Il brutto naso delle barzellette sugli ebrei. Eppure era un bel vecchio,magro e rastremato, con grandi occhi gialli, la barba a pizzetto e un pomo d’adamo acuminato, che danzava deglutendo saliva. Per quanto mi sforzassi, non riuscivo, guardandolo, a trovare nessun cattivo ricordo. Era un uomo di una bontà assoluta, totale. Un’idiota. Un non attrezzato per la vita. Non ricordo un solo momento in cui abbia fatto pesare su di me, bambina o ragazza, qualche sua fatica di adulto, qualche suo malumore. E adesso, che sono quasi vecchia anch’io, so quanto costa, censurarsi con i figli, per non appesantire le loro dissennate allegrie. Per preservare la leggerezza dei principianti dalla fatica della vita vissuta. L’unico ricordo che ritorna ossessivamente è uno dei primi, vivido per averne ascoltato il racconto. Quando avevo quattro anni , un giorno,nessuno riusciva a trovarmi, in tutta la casa. Ero, e lo scoprirono per caso, chiusa nell’armadio a muro della camera da letto matrimoniale, abbracciata alle sue giacche. Le annusavo estatica. In attesa che tornasse dall’ufficio. Io lo so, che a 92 anni, quasi 93, è naturale morire. Ma non so darmene pace.

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