Pinterest piace, Google Plus no!

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La verità è semplice. Google Plus può anche tirare fuori il coniglio dal cilindro ma non riuscirà a conquistare gli utenti.

O almeno non come sta facendo Pinterest!

Ieri sono passato in pochi minuti dai pulsanti +1 alle board ricche di immagini ed è scattata la riflessione. Con una conclusione disarmante, quasi banale: Google Plus non mi piace, Pinterest sì. Ed ecco i motivi:


Pinterest l’ho scelto, Google Plus me l’hanno quasi imposto

Google ci sta forzando ad aprire un profilo su GPlus? Le modifiche della serp per avvantaggiare le Google Plus Page mirano a sensibilizzare (eufemismo) la nostra scelta? Secondo me sì…

Pinterest, invece, l’ho scelto. Ne ho sentito parlare, l’ho provato e ho iniziato a postare immagini. Senza pistola alla testa.

Pinterest è semplice, Google Plus no

Non mi spaventa l’uso di Google Plus, tranquillo, ma il confronto non regge. Pinterest è di una semplicità disarmante: ti crei le tue board e ci attacchi tutto quello che ti piace.

Io in 30 secondi già avevo la piattaforma in mano mia; su Google Plus probabilmente c’è ancora qualcosa che non ho messo a punto…

Google Plus te lo trovi ovunque, Pinterest no

Google Search Plus Your World entra con prepotenza nelle serp. Io la vedo come un’interferenza fastidiosa e per ora cerco di usare il meno possibile questo tipo di ricerca.

Con Pinterest questo problema non esiste. Quando ho bisogno di pinnare clicco il mio bookmark, quando voglio scoprire qualcosa di nuovo vado su pinterest.com e mi perdo nei suoi contenuti. Ecco tutto!

Pinterest è nuovo, Google Plus no

Forse qualcosa simile a Pinterest già esisteva prima del 2010, ma il punto non è questo. Google Plus non fa altro che ricalcare la combinazione streaming/profilo di Facebook; in Pinterest, invece, c’è qualcosa di nuovo.

Un modo diverso di concepire la dimensione social, più vicina alla content curation che alla semplice occupazione di spazio per accontentare il motore di ricerca. O per rubare un mi piace agli amici.

La tua opinione

Ok, forse ho estremizzato i contrasti ma volevo creare uno schema bianco/nero per differenziare tra queste realtà social.

Tu che ne pensi?


Vuoi leggere ancora qualcosa?

  1. Tutto (o quasi) quello che devi sapere su Pinterest
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  3. Nuovo look per i bottoni Mi Piace di Facebook
  4. Pulsante “Mi Piace” o Share Button? Ora non c’è differenza!
  5. Ti piace la nuova visualizzazione foto su Facebook?
Written by Riccardo Esposito Posted in Social Media Marketing Tagged with google plus, pinterest, social media marketing

10 comments

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    Animapixel

    Penso che per la stragrande maggioranza degli utenti siano inutili entrambi.
    Google+, proprio per la sua invasività nelle serp, sembra interessare più ai SEO che alla gente comune.
    Pinterest…anche. Se si leggono gli articoli su Pinterest il 90% è dedicato a come “sfruttare” questa nuova piattaforma, ai suoi links diretti e bla bla.
    Per me Pinterest non è vicino alla content curation, é content curation. Davvero si pensa che per la maggioranza degli utenti possa avere una qualche utilità a raccogliere delle immagini sulla pinboard?

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    Riccardo Esposito

    Ciao!

    Mi sfugge solo un dettaglio: tu cosa intendi per utilità? Ai risvolti di una possibile attività pubblicizzata su Pinterest o all’utilità pratica che un tizio qualsiasi può trovare sulla piattaforma?

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    Occhiondolo

    Sarò controcorrente ma a ME Pinterest piace molto meno di Google+ (notare che non ho scritt “Google+ mi piace di più”, perché nemmeno quest’ultimo mi fa impazzire, di per sé).
    Da una prospettiva “di utente”, posso dire che Pinterest mi pare un po’ troppo limitato: al di là un un Pin o di un Like (manifestazioni che poi si troveranno confuse in una marea di altrettante manifestazioni altrui, nel board generale) non si può fare altro. I commenti sono praticamente inutili, anche quando li si aggiunge, senza contare che, nel ripinnare, non è più chiaro se essi si riconducono a chi “ripinna” o ad altri “pinnatori” originari. E poi rispetto a Tumblr pecca per un meccanismo che, chissà come, finisce per far ripetere nel board generale più o meno sempre le stesse immagini, mentre il suo “simile” appena menzionato riesce almeno ad offrire una gran varietà di immagini.
    Come “produttore”, invece, devo proprio osservare che la mia offerta è praticamente passata inosservata, su Pinterest, mentre su Google+, se non altro, sono riuscita ad allacciare un minimo di connessione con altri operatori.
    Per non parlare del “auto-Repin” di miei prodotti, che ha generato fastidiosi doppioni nel mio board, mentre su Google+ (come in Facebook) si può ri-condividere all’infinito una propria foto senza vedersi nel proprio “album” una ripetizione dell’ immagine.
    E poi il “+1” ormai incorporato in articoli di blog e siti è comunque meno invasivo del “Like” di Facebook, perché non viene automaticamente riportato nel profilo personale (o almeno mi sembra sia così).

    ps: non sono pagata da Google! ^__^

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    Animapixel

    @Riccardo: è una bella domanda.
    Diciamo che in linea di massima, secondo me, un social è tanto più vincente quanto più è inutile, dove per inutile intendo che risponde ad esigenze principalmente “ludiche” o, al massimo, ad una utilità puramente personale.
    Quando si leggono articoli su come “sfruttare” una determinata piattaforma mi sorge il dubbio che che lo spirito markettaro si sia già insinuato come una metastasi e che, presto o tardi, esso sarà proprio la causa del declino della piattaforma che intendeva “sfruttare”.
    Insomma, è proprio l’evanescente linea di demarcazione tra utilità ed inutilità che determina, almeno a me, un certo disagio nell’utilizzo di alcuni strumenti. Linkedin mi è utile per la mia professione, una pagina Facebook mi è utile per avere un contatto stretto con i clienti e promuovere un prodotto o servizio; sul mio profilo personale di Facebook dialogo con i miei amici e scrivo stupidaggini. Su Google+ e Pinterest, invece? Perchè li uso? Cosa voglio ottenere? A chi mi rivolgo, usandoli?

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    Giovanni Cappellini

    Google+ l’ho praticamente abbandonato. Pinterest mi avrebbe fatto impazzire… se non fossi già sentimentalmente impegnato con Tumblr spacer Sinceramente poi l’interfaccia di Pinterest mi fa confusione: mentre scorro i vari “pins”, mi sono accorto che ignoro la colonna di sinistra perché mentalmente sono convinto che sia la sidebar. Insomma, condivido in pieno l’analisi, ma nel mio caso nessuno dei due supera per me la soglia del “non ne posso più fare a meno”.

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    Fabietto

    Ragazzi, mi occupo di Scenografia e arti visive.
    Ho un Blog sull’argomento, una pagina facebook e sono uno che pensa sempre in termini visivi. Pinterest e’ diventato per me la fonte d’ispirazione numero 1.

    E non ho piu’ il problema di cosa inventarmi per animare il blog e la pagine facebook perche’ mi fa venire un sacco di idee. E non parliamo delle infografiche, che mi permettono di entrare in possesso di dati preziosi senza dover leggere noiosi post.

    Io stesso ho sintetizzato miei tutorial in semplici immagini verticali prive di testo ma molto piu’ esplicative. Ebbene si’: W Pinterest! E quell’altro, come si chiamava? Ah si’, il “Facebook di Google” ok… Certo, ho un profilo anche li’.
    Ma e’ vuoto.

    P.S.
    Pinterest e’ un’idea vincente, si dice che il 60% della popolazione pensi prevalentemente per immagini. Fate voi spacer

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    News @ Home

    Premettendo che avevo creato il mio profilo G+ ancora quando era in fase beta solo su invito, quindi per mia volontà, sono d’accordo con te quando dici che adesso lo sta quasi imponendo. Per esempio adesso, se non sbaglio, per aprire un blog devi avere un profilo G+. Anche tutto il discorso della visibilitá e del suggerimento tramite il +1, è fatto esclusivamente per fare iscrivere gente al social network. Non è che vedo queste novità così evidenti né in G+ né in Pinterest.
    La gente adesso come adesso è principalmente legata a Facebook , e non Lo abbandonerá a meno che non venga creato qualcosa di davvero innovativo.
    A me non dispiace usare il social di Google, però quasi nessuno dei miei amici Lo utilizza, quindi è piuttosto inutile!

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    Daniele

    Non credo si possa fare un confronto fra Pinterest, strettamente legato alle immagini, e Google Plus, che in pratica è una piattaforma social in cui interagire e discutere.

    Inoltre non vedo sinceramente la difficoltà nell’usare G+. Ho creato in 5 minuti le pagine per alcuni miei siti.

    È vero che ricalca la struttura di Facebook, ma secondo me è meglio di FB, che ultimamente non sopporto più per il livello basso che ha raggiunto.

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    Riccardo Esposito

    Ciao Daniele,

    Per quanto concerne la difficoltà mi riferisco ad un target medio. Io e te non abbiamo difficoltà ad usare Google + ma conosco molta gente che si rifiuta di usarlo perché non lo trova intuitivo: condividi, carica foto, video, bottoni… Su Pinterest tutto è più semplice e, soprattutto, è diverso.

    C’è un’immagine, mi piace e la condivido. Stop, tanto basta.

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    Matteo Pecora

    Mi sono approcciato con un po’ di diffidenza ad entrambi, e per quel che mi riguarda mi sento di condividere l’opinione di Riccardo.

    Google ha cercato e sta cercando di spingere ai limiti dell’inverosimile un prodotto in evidente difficoltà di decollo. Prima puntando molto sulle cerchie, le liste mai troppo enfatizzate da Facebook; non essendo però bastato questo volano, ora si cerca di farlo piacere agli utenti – volenti o nolenti – influenzando e non di poco la SERP. Non so quanto paghi a lungo termine questa strategia, ma Google si sarà fatta i suoi conti. spacer

    Pinterest non è nulla di debordante a livello di innovazione, ci si può ritrovare un po’ flickr, un po’ tumblr.. Colpisce molto però per la UX, immediata, creativa, forse un po’ caotica ma in fondo.. ispiratrice! Sta muovendo i primi passi, quindi staremo a vedere se il 2012 sarà effettivamente il suo anno. Ammetto che, nonostante la diffidenza iniziale, mi sta intrippando!

    Matteo

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