Uno studio recente rivela che i bambini che mangiano in modo sano hanno un quoziente d’intelligenza di 5 punti più alto rispetto ai bambini che mangiano comunemente fritti, merendine e altri cibi ‘spazzatura’.
La ricerca, condotta dall’Università di Bristol e pubblicata sulla rivista Daily Mail, rivela che i bambini che consumano abitualmente cibi ‘spazzatura’ prima dei tre anni possono subire danni permanenti alla loro capacità intellettuali, facendo riscontrare a distanza di alcuni anni (la ricerca ha focalizzato l’attenzione sui bambini di 8 anni) un quoziente d'intelligenza fino a 5 punti inferiore rispetto ai bambini che hanno ricevuto una dieta sana, ricca di frutta e verdura fresche, carne, pesce e cibi caserecci.
Si pone l’accento sui primi 3 anni di vita perché è in questa fase che il cervello si sviluppa in modo più veloce ed è in questa fascia d’età che una buona alimentazione può favorire la crescita ottimale del cervello: dopo, insomma, potrebbe essere troppo tardi.
Sul banco degli imputati i cibi troppo ricchi di grassi trasformati, di zuccheri semplici ed in generale i cibi confezionati o troppo elaborati, accusati di essere troppo poveri di vitamine e di sostanze nutritive e ricchi solo di calorie.
Insomma, una bibita gasata o un pacchetto di patatine ogni tanto non sono proibite, ma attenzione che non diventino compagne quotidiane dei nostri bambini!
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