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Perchè donare il sangue del cordone ombelicaleIl sangue del cordone ombelicale nei neonati a termine contiene un numero elevato di cellule staminali emopoietiche, le stesse cellule che sono presenti nel midollo osseo e che sono utili per un trapianto poiché capaci di dare origine a globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Il sangue cordonale rappresenta, perciò, una valida alternativa al midollo osseo per il trapianto da donatore non consanguineo nell’adulto e nel bambino. Esso ha inoltre il vantaggio di essere prontamente disponibile perchè è già stato raccolto, tipizzato con gli esami di istocompatibilità e studiato per gli esami virologici previsti dalla legge. Quando e come viene raccoltoIl sangue del cordone ombelicale viene raccolto dopo la nascita, sia in caso di parto naturale che cesareo, quando il cordone è stato già reciso e sono state prestate tutte le cure necessarie alla madre e al neonato. Il prelievo è effettuato con un ago, utilizzando un kit sterile di prelievo, con una procedura semplice e priva di rischi per la madre e per il neonato. Il sangue cordonale è sottoposto, presso i Servizi di Medicina Trasfusionale, ai controlli di routine obbligatori che la legge definisce e aggiorna per garantire la sicurezza del ricevente. Processazione e conservazioneDopo la validazione finale da parte del SIT di Reggio Calabria, le unità cordonali arrivano presso il Laboratorio di manipolazione della Calabria CBB che valuta il numero totale di cellule staminali e la vitalità. L’unità cordonale viene conservata solo se ritenuta sicura, congelandola in azoto liquido a -180°C.
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Informazioni per la mammaLa mamma che desidera donare deve comunicarlo al proprio ginecologo e/o ostetrica. Farà un colloquio, firmerà un apposito modulo di consenso informato e sarà sottoposta a un prelievo di sangue al momento del parto per eseguire gli esami previsti dalla legge, per la sicurezza della donazione e per lo studio della compatibilità. Inoltre, qualora l’unità cordonale donata sia idonea alla conservazione presso la Calabria CBB, sarà ricontattata dopo 6-12 mesi dal parto, per essere sottoposta a un secondo prelievo per la conferma dei test già eseguiti. In tale occasione la mamma esibirà un certificato di buona salute del bambino redatto dal pediatra di famiglia.
Nessun prelievo verrà eseguito al bambino, né al momento della nascita né in occasione del successivo controllo. Ricordiamo che il controllo a 6-12 mesi è obbligatorio, poiché importante per la sicurezza della donazione, e renderà l’unità di sangue cordonale disponibile per i pazienti in lista di attesa per trapianto.
Tipologie di donazione e riferimenti normativi Dove donareE’ possibile donare il sangue cordonale presso le Unità di Ostetricia e Ginecologia, denominate “Centri di Raccolta”, autorizzate ed adeguatamente formate dalla Calabria CBB. Rilascio delle unità cordonaliI dati delle unità cordonali ritenute idonee e bancate presso la Calabria CBB sono trasmessi al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR) al fine di incrementare l’inventario di unità cordonali disponibili per trapianto. I Centri Trapianto nazionali ed internazionali che hanno in cura un paziente onco-ematologico, in attesa di trapianto e privo di familiare compatibile, avviano la ricerca di un donatore o di un’unità cordonale inseriti nel Registro IBMDR. Se da tale ricerca il paziente risulta compatibile con un’unità cordonale congelata presso la Calabria CBB, il Registro IBMDR ne richiede il rilascio e la Banca, dopo ulteriori esami di controllo, la invia al Centro Trapianti richiedente. |