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La grande scatola

25.01.2012 11:39

ADRIANO CELENTANO, SANREMO SI, SANREMO NO. UN PO' DI ASCOLTI, SCOOP E CHIACCHIERICCIO NON GUASTANO PER CREARE IL GIUSTO CLIMA DI ATTESA

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27.12.2011 13:02

TV E SOCIAL NETWORK. CHI CI CONTROLLA E PERCHE'? L'ANALISI NEL LIBRO DI DAVIDE FERRANTE

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20.06.2011 14:34

IL LAVORO, LA SOCIETA’, INTERNET E LA TV. OLTRE 700 MILA CONTATTI SU CURRENT TV PER "TUTTI IN PIEDI" LA TRASMISSIONE DI MICHELE SANTORO DEDICATA ALLA FIOM

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28.03.2011 11:24

"ANCHE IL GRANDE FRATELLO FINIRA'". IL PRODUTTORE TV JHON DE MOL DICE CHE I FORMAT NASCONO E MUOIONO. MA SONO FENOMENI UMANI OPPURE IDEE?

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16.02.2011 18:23

SANREMO: IL FESTIVAL DELLA NOIA E DELLA MONOTONIA…E POI LO GUARDANO TUTTI. 17 MILIONI I TELESPETTATORI DELLA PRIMA SERATA

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08.02.2011 13:39

(ah)iPiroso: LA TV NELLA TV DI ANTONELLO PIROSO.

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07.02.2011 00:13

LA TV DA SALVARE, BERSAGLIO DI CHI LA GUARDA , DI CHI A FA E DI CHI GOVERNA

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04.01.2011 13:58

IL GRANDE FRATELLO PIANGE, BIANCANEVE SORRIDE

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01.12.2010 16:34

LA TV CHE CI PIACE E' ANDATA VIA TROPPO PRESTO. I RECORD DI "VIENI VIA CON ME" E "FILUMENA MARTURANO" SONO LO SPECCHIO DI UN PAESE CHE VUOLE LA TV DI CONTENUTO'

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15.11.2010 09:42

AVVISO ALLE DONNE IN TV: ATTENTE ALLE TROPPE RUGHE! LA BBC PROVVEDE CON IL LICENZIAMENTO

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STADIO SAN PAOLO
QUALE FUTURO?

  
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Buongiorno Sud,  lo stadio San Paolo di Napoli ha bisogno di futuro ed anche di un rinnovato interesse comune. Mentre il Napoli si affaccia in Europa, la mega struttura scricchiola e non è al passo con i tempi. Per la nostra rubrica in home page riportiamo le osservazioni del portavoce dei Circoli della Nuova Italia Napoli ed esponente del Popolo della Libertà, Rosario Lopa:

spacer A Napoli, come in tutta la Campania, ormai si programma tutto alla giornata, in emergenza continua, e gli Amministratori parlano di lotta contro il tempo per scadenze inventate o funzionali a scelte dettate da immani interessi economici. Ciò accade anche per opere di fondamentale importanza ambientale, economica, sociale per la città, come la riqualificazione dello Stadio. C'è un problema di fondo che ha sempre gravato sulle decisioni, le contraddizioni esistenti nella maggioranza che amministra Napoli - quasi sempre di centrosinistra-. Chi era disponibile a fare interventi urbanistici, chi contrario ad ogni intervento sulla città. Queste cose hanno impedito alle precedente amministrazione di fare ragionamenti seri. Se ci saranno progetti fatti bene, con l'impegno dell'amministrazione e dell'imprenditoria privata, si possono auto pagare, e credo che tutto questo non costerà un soldo ai cittadini napoletani. Quello degli impianti calcistici è un tema di grande attualità che, il Napoli come altri grandi club, dovrebbero seguire con interesse, continua Lopa, perché uno stadio di proprietà rappresenterebbe una voce importantissima nello stato patrimoniale della società. Il progetto di riqualificazione del San Paolo, deve essere compatibile con le esigenze del club, della collettività e del territorio e che come sta avvenendo a Roma, dovrà essere la società azzurra a presentare il progetto e sostenere i costi principali ed il comune autorizzare la riqualificazione del suolo dove sorge lo stadio. Del resto è stato proprio il Presidente De Laurentiis ad inizio stagione nel salutare i napoletani  esordì  al San Paolo, alla presenza di De Magistris,..."QUESTA E' A CASA VOSTRA".... Il San Paolo è un'opera realizzata dall'arch. Carlo Cocchia, inaugurato nel 1959, che risultava bene, forse perfettamente, inserita nel contesto architettonico-urbanistico dell'area di Piazzale Tecchio a Fuorigrotta, in armonia con il Politecnico e la Mostra d'Oltremare, nonostante le gravi compromissioni successive, avvenute negli anni 80 per i lavori per i Mondiali del '90.Tuttora avrebbe una capienza di 60.240 spettatori (rispetto al potenziale massimo di 87.500) ed è il terzo stadio in Italia dopo il Meazza di Milano e l'Olimpico di Roma. Naturalmente l'attuale decadimento del S. Paolo, di cui pur bisognerebbe dar conto alla città richiede interventi significativi, probabilmente il principale sul piano architettonico-ambientale è il ripristino della situazione premondiale 90, oltre agli altri adeguamenti obbligatori, che però escludono consumo di nuovo suolo, prezioso per i bisogni della città e pesanti cementificazioni. L'abbandono o anche la demolizione del S. Paolo sarebbe poi una iattura per Fuorigrotta e l'area Flegrea. L'area dell'attuale Stadio ha la migliore accessibilità cittadina col trasporto pubblico: la metropolitana linea 6, il servizio metropolitano F.S./ linea 2, la Ferrovia Cumana, la linea ( (ex LTR), oltre al servizio su gomma, su direttrici di collegamento all'area stadio che raddoppiano le potenzialità di ogni struttura di trasporto. 

BUONGIORNO SUD,  A DOMANI!


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