Turista x caso

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Sul sito della Repubblica compare la “gustosa” intervista a Mauro Galliano – Assessore al turismo di Sant’Ambrogio di Torino, degna del programma “Turisti per caso”.

Ecco il video del ravvedimento:

video.repubblica.it/dossier/battaglia-no-tav/notav-il-vicesindaco-ho-paura-ma-e-mio-dovere-essere-qui/89275/87668

Il “baldo” assessore, che  “ha paura a stare seduto sull’autostrada e fa resistenza passiva”, sostiene di essere lì presente non per commettere il reato di interruzione di pubblico servizio, ma per spirito di servizio nei confronti dei suoi concittadini.

Per chi non lo conosce, l’assessore Galliano è un convinto NOTAV della prima ora, che si distingue per faziosità e violenza di linguaggio. E’ uno di quelli che da sempre frequenta la prima linea, altro che “sono qui da tre minuti..”!!!!

Lo si vede agire, per caso,  già nelle foto del 2005 a Venaus.

Galliano ora amministra il comune con saldo spirito NOTAV ed i suoi concittadini ne hanno piene le scatole dell’amministrazione (segue un piccolo stralcio delle gustosissime discussioni tra l’amministrazioni di S. Ambrogio ed i suoi concittadini sul sito “cittadini in movimento”).

Lo si ricorda, nelle conferenze dei servizi sul progetto in Regione, per le sue incontinenze verbali: ogni volta urlava nel microfono, assolutamente fuori dalle righe (ne esistono le registrazioni): “vedrete cosa succederà alla Maddalena!”

Che un simile personaggio dichiari di aver paura a stare seduto sull’autostrada è particolarmente strano: si sarà ravveduto? È diventato il nuovo protagonista di “Turisti per caso” al posto di Syusy Blady?

E allora che ci faceva il 27 giugno a Chiomonte in prima fila gasato dai lacrimogeni, immortalato dalla Stampa?

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Galliano immortalato “per caso”da La Stampa 28 giugno 2011

Ancora, per inquadrare la “mitezza” del personaggio, si propone un  estratto online delle “perle” dell’Assessore “Turista per caso”:

Fonte sito “cittadini in movimento” del Comune di Sant’Ambrogio. (scaricato 1/03/2012 dal sito: www.cittadiniinmovimento.it/segnala.php)

(…) “EX ANONIMO DA STAMANE PENDOLARE SENZA TRENO

Pubblicato ieri alle 12:36

Caro Sig. Galliano, mi scusi per questo intervento, ma non interverrò più su questo sito. Come al solito se la si pensa

diversamente si viene letteralmente investiti da ragioni che si possono anche non condividere. Mi permetto solo di segnalare che il suo intervento è stato parziale rispetto ai temi trattati. Grazie comunque per l’attenzione.

Mi basta così. Cordiali saluti.

RISPOSTA AD ANONIMO

Pubblicato ieri alle 11:53, da Mauro Galliano

Spettabile Sig. Anonimo, sono contento che lei sia così sicuro di quello che è successo sabato sera a Porta nuova.Io non lo sono. Posso immaginare che le stesse fonti da cui ha appreso la notizia la rassicurino su quello che è successo alla scuola Diaz di Genova, al caso Ustica, stazione di Bologna, piazza della Loggia, rapimento Moro ecc. ecc.

Spettabile Sig. Anonimo che in passato ha partecipato alle manifestazioni no tav, ha scritto che non vuole subire ripercussioni e che il clima è pensante per chi non la pensa come noi. Lei sa cosa noi pensiamo? E ” noi” secondo lei chi saremo?

Sia gentile, mi fornisca l’ elenco di quanti cittadini valsusini SI TAV hanno subito percosse, avuto l’ auto bruciata o danneggiata, subito manganellate, ecc. ecc. Per favore non parli a slogan ma si riferisca a fatti precisi. Ultimo punto , spettabile Sig. “anonimo” Lei ha scritto che non si può manifestare solidarietà a chi è stato accusato ecc. ecc. Lei ha scritto bene: ACCUSATO e NON condannato !!!

I massimi vertici dello Stato italiano quotidianamente vanno a braccetto con condannati per reati gravissimi ( quando non li hanno protetti con l’ immunità parlamentare).

Vuole che 4 amministratori sfigati come noi non possano fare al loro confronto una ” pisciatina ” così piccola fuori dal vaso? La ringrazio comunque per il suo intervento che mi ha stimolato queste riflessioni, e le ricordo che le risposte alle lettere anonime sono una gentile concessione ( non vorrei diventino l’ abitudine!).

Mauro Galliano ( Assessore Commercio e Turismo Comune di Sant’Ambrogio dove ricevo anche senza appuntamento tutti i martedì mattina dalle 7,45 alle 8,45 oppure mercoledì sera dalle 18,30 alle 19,30)

CHE PALLE

Pubblicato il 28/02/2012 15:57, da Anonimo con la maiuscola

Ok! Ne riparliamo quando a uno di voi verrà tolta la casa o toccato qualche d’uno della vostra famiglia perchè delle teste di carciofo decidono di creare qualche cosa per riempire le loro tasche. Purtroppo riscopro di nuovo con vero dispiacere che noi italiani non potremo ottenere nulla finchè saremo uno contro l’altro, ognuno pensa a se e stop….. Trenitalia sopprime treni taglia stazioni personale, niente più cuccette e personale per la notte. I pendolari poi meglio non parlarne. Il Tav, però,quello lo vogliono fare!Costi quel che costi! Cio’ che accade in Val di Susa e’ la definitiva palesazione dello spartiacque tra la politica asservita (volente o nolente) alla finanza mondiale e l’autodeterminazione dei cittadini. Sara’ la morte della democrazia, o la sua definitiva rinascita. Ai nostri figli, sara’ dato giudicare questa storia, e noi siamo qui per dirg

li come e’ andata: la storia non la scrive piu’ soltanto chi ha il potere, ma nel web la scriviamo tutti noi.

MANIFESTAZIONI NO TAV

Pubblicato il 28/02/2012 11:31, da anonimo

Ci siamo di nuovo. Dopo una breve tregua sono ricomparsi gli scontri in Valsusa con blocchi stradali che finiscono per colpire anche chi onestamente tutti i giorni si reca sul luogo di lavoro. Ho visto scene (vedi You.reporter.it) che mi fanno vergognare di essere valsusino. Insulti pesanti a chi voleva forzare il blocco per motivi personali sono sicuramente degni di un paese del terzo mondo. Purtroppo in questo momento di forte disagio sociale queste situazioni non fanno altro che alimentare le tensioni. E’ la solita guerra dei poveri, tutti contro tutti. E che dire di quei NoTav che alla stazione di Torino hanno finito per devastare alcune carrozze del treno diretto a Milano. Va bene così? E’ sempre colpa della Polizia? Fino a quando il movimento sarà partecipe di queste situazioni gli sconfitti saremo solo noi valsusini. Oppure al movimento conviene avere l’appoggio di queste persone quando le manifestazioni pacifiche (a cui anch’io in passato ho partecipato) non sono più sufficienti e bisogna passare alle mani?

Cari Amministratori fatevi un bell’esame di coscienza, non si può manifestare pacificamente e nel contempo chiedere la libertà di chi è accusato di comportamenti violenti. Scusate l’anonimato, ma non voglio subire ripercussioni. Il clima è veramente pesante per chi non la pensa come Voi.”

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La Tav Serve

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TAV: i veri costi dell’opera

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Quanto costa l’Opera:
Complessivamente circa 10 miliardi di €, se si facesse tutto insieme, tratta internazionale e tratta nazionale,  compreso stazione internazionale di Susa e Nuovo Scalo Merci di Orbassano.
I numeri dati dai NO-TAV sono esagerati e totalmente privi di fondamento (17, 22 Miliardi di €).
Nella situazione attuale reperire insieme tutte le somme necessarie è molto difficile.

PERCHE’ le fasi funzionali:

Non avendo a disposizione tutta la somma si ragiona su un fasaggio funzionale che consente, nella logica del F.A.R.E. di ottenere i massimi vantaggi possibili con il minore investimento, evitando il più possibile false spese.
Si è pertanto discusso in sede di Osservatorio con LTF ed RFI  per definire i tratti fondamentali ed indifferibili non frazionabili ottimizzando i cantieri; ogni cantiere quando aperto deve chiudere nei tempi previsti (max 8 anni) con il ripristino dei luoghi, senza trascinarsi nella realizzazione di ulteriori “fasi” successive.

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Quali sono le tratte più urgenti:

 

PRIMA FASE

  • Tratta Comune 1;  Il tunnel di Base fino ad arrivare, in Susa, alla linea storica  è necessario perchè risponde alla priorità di rendere la Nuova Linea una linea di Pianura ( 600 m. slm ), senza salire fino a Bardonecchia (1200 m.slm). dimezzando i dislivelli e le pendenze (dal 30 0/000 dal al 13  0/000). La soluzione è completa e consente la piena realizzazione della stazione internazionale di Susa.
    Costo della tratta 2,5 miliardi di €.
  • Tratta Nazionale 1a (+ prima parte di 1b);  La strettoia del nodo di Torino (scalo san Paolo – Bivio Pronda – Orbassano – Buttigliera/Avigliana) con utilizzo transitorio del Passante Ferroviario (TN1a); la soluzione consente di rendere operativo, per il sistema economico piemontese, lo scalo merci di Orbassano e  comprende la sua indispensabile riconfigurazione in modo da massimizzare la capacità di carico per il sistema delle merci nelle modalità di Autostrada Ferroviaria Alpina(Modalhor) e di trasporto ferroviario combinato (COMBO) – non ancora  per l’Autostrada Ferroviaria a grande sagoma che sarà realizzata compiutamente solo ad opera conclusa.
    Costo della tratta 2,5(1a) + 0,6(parte di 1b)  miliardi di €

Quali  risultati nella prima fase:

Con un investimento di circa 5,6 miliardi di € si  realizza entro il 2024 la nuova linea con caratteristiche e standard europei raggiungendo i seguenti obiettivi

Passeggeri

il tempo di percorrenza tra Torino-Chambery  passa dagli attuali 152 minuti a 73 minuti.
Compatibilità del S.F.M. fino ad Avigliana

Merci

La capacità di trasporto attuale viene più che raddoppiata (dagli attuali 110 treni al  max 220 treni – capacità tratta Avigliana Bussoleno)
Sistema AF Modalhor e trasporto ferroviario combinato (COMBO)

Pendenza max
Dall’attuale 30 0/000 dal al 13 0/000.

 

LE FASI SUCCESSIVE :

  • Tratta Nazionale 1b (completamento);  Galleria naturale profonda da Bivio Pronda a Settimo Torinese realizzando la gronda merci esterna al Passante Ferroviario; la soluzione consente di liberare dal traffico merci il passante ferroviario di Torino
    Costo della tratta 2,0  miliardi di €
  • Tratta Comune 2 – Tratta Nazionale 2;  Realizzazione compiuta della nuova linea con Galleria dell’Orsiera, posto di sicurezza di Chiusa S. Michele , restringendo l’area non più interessata dall’interconnessione permanente realizzata a Susa, tratta in galleria artificiale a S.Ambrogio e galleria naturale Sant’Ambrogio – Avigliana.
    Costo della tratta 2,4 miliardi di €.

Quali  risultati nelle fasi successive:

Con un investimento di circa 4,4 miliardi di € si  realizza entro il 2035 la nuova linea con caratteristiche e standard europei raggiungendo i seguenti obiettivi

Passeggeri
il tempo di percorrenza tra Torino-Chambery  passa da 73 minuti a 65  minuti.
Compatibilità del S.F.M. fino ad Susa

Merci
La capacità di trasporto attuale viene ampliata  (tetto max 330 treni)
Attivazione  anche di autostrada ferroviaria a grande sagoma

Pendenza max
Dal 13 0/000 dal al 12 0/000.

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Tav, c’è l’accordo sul progetto low cost

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MAURIZIO TROPEANO – LaStampa

INVIATO A ROMA

I cantieri per il tunnel di base della Tav partiranno nel gennaio 2013 a St. Martin La Porte. E’ questo uno dei punti chiave del nuovo trattato internazionale per la realizzazione della Torino-Lione firmato pochi minuti fa dal ministro delle Infrastrutture francese Thierry Mariani e dal viceministro italiano Mario Ciaccia.

L’intesa dà il via libera al progetto low cost per i costruttori e alla realizzazione dell’opera per fasi successive. La prima fase prevede lo scavo del tunnel di base lungo 57 chilometri, la costruzione delle stazioni internazionali di Susa e St. Jean Maurienne e di una galleria di 1,8 chilometri e di un ponte sulla Dora per ricollegassi alla linea storica a Bussoleno. Costo previsto 8,2 miliardi. L’Ue potrebbe finanziare fino al 40 per cento. Roma il 57,9 per cento e Parigi il 42,1. Per i ministri dei due paesi quella di oggi rappresenta una tappa decisiva per la realizzazione dell’alta velocità.

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Italia e Francia pronte a firmare il trattato

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Maurizio Tropeano – LaStampa

Italia e Francia firmeranno ufficialmente il nuovo trattato internazionale per la realizzazione della Torino-Lione lunedì prossimo a Roma. E’ stato il ministro dei Trasporti del governo di Parigi, Thierry Mariani, ad annunciarlo nel corso di una seduta del Senato d’oltralpe. L’intesa tecnica era stata raggiunta a Roma lo scorso 20 dicembre e dà il via libera al progetto low cost e alla nascita del nuovo soggetto promotore. Per l’Italia l’intesa sarà sottoscritta dal viceministro alle Infrastrutture, Mario Ciaccia.

La firma dell’accordo tra i due governi permetterà di portare il nuovo trattato internazionale all’approvazione dei due parlamenti e dovrebbe così rafforzare la possibilità che la TorinoLione ottenga il massimo del contributo previsto da Bruxelles, cioè il 40 per cento. Vuol dire 3,3 miliardi di euro a cui si aggiungeranno i 2,7 di Roma e i 2,2 di Parigi. In tutto saranno spesi 8,2 miliardi per la realizzazione del progetto low cost.

La somma a carico dei due governi potrebbe scendere ulteriormente se i due Paesi riusciranno a convincere le grandi multinazionali del settore dell’impiantistica e allestimenti tecnologici (da Siemens a Bombardier, da Ansaldo a Finmeccanica ad altri gruppi) a partecipare ai lavori di allestimento per un valore 1,6 miliardi che verrebbero ripagati attraverso un canone annuo che coprirebbe le spese di manutenzione, installazione e aggiornamento. Secondo la Cig, la commissione intergovernativa italo-francese questo è l’unico settore dove, attraverso il partenariato pubblico-privato, si possono trovare capitali privati.

L’apertura dei primi cantieri per il tunnel di base è prevista tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013 in territorio francese mentre in Valsusa i lavori partiranno alcuni mesi dopo e riguarderanno la costruzione di un ponte sulla Dora al confine tra Bussoleno e Susa e lo scavo di una galleria di 1,5 chilometri nel territorio segusino. Due opere che serviranno come interconnessione tra la linea storica e il nuovo collegamento veloce che si attesterà a Susa. Entro la fine del 2013 partiranno anche i lavori per la costruzione della stazione internazionale che costerà 48,3 milioni. In questi giorni è scaduto il bando di gara.

L’accordo sancisce la composizione paritaria del consiglio d’amministrazione del nuovo soggetto promotore. Il presidente della commissione contratti e quello del servizio di controllo saranno francesi mentre amministratore delegato e direttore finanziario verranno scelti dall’Italia. Nel Cda e nella Cig sarà presente anche un rappresentante della Commissione Ue che cofinanzia l’opera, ma senza diritto di voto. Anche le regioni Piemonte e Rhône-Alpes potranno partecipare come uditori.

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Svizzera, Il trasferimento del traffico

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via ufficio federale dei trasporti UFT

Di cosa si tratta?

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Nel 2000 hanno attraversato le Alpi svizzere circa 1,4 milioni di autocarri, di cui oltre la metà in transito attraverso la Svizzera. Nel 2010 erano 1,257 milioni (-> Traffico merci transalpino). Questa riduzione del traffico pesante nelle vallate alpine è il risultato della politica di trasferimento del traffico, avviata con l’approvazione, nel 1994, della cosiddetta “Iniziativa delle Alpi” e da allora più volte confermata dal popolo svizzero.

Senza le misure attuate, oggi sulle Alpi svizzere si conterebbero 600 000 autocarri in più all’anno. L’obiettivo è di limitare a 650°000 l’anno il numero degli autocarri in transito sulle Alpi svizzere, ma per raggiungere questo traguardo occorre intraprendere ulteriori sforzi.

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Attualità

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Il Consiglio federale ha approvato il Rapporto sul trasferimento del traffico 2011.
L’Esecutivo prende atto che l’obiettivo intermedio, fissato per l’anno in corso, di ridurre a 1 milione i camion in transito attraverso le Alpi non verrà raggiunto. L’analisi rivela che gli attuali strumenti non saranno sufficienti a realizzare nemmeno l’obiettivo di 650 000 transiti annui fissato per il 2018. Per adempiere al mandato sancito nella Costituzione e nella legge il Consiglio federale prevede pertanto di introdurre misure supplementari.
Comunicato stampa dell’UFT:
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Rapporto sul trasferimento del traffico (dicembre 2011)
Valido da 16.12.2011 | Grandezza: 1997 kb | Tipo: PDF

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Alpinfo 2010

È ora disponibile Alpinfo 2010. Nel traffico merci transalpino la quota della ferrovia rilevata in  Francia, Svizzera e Austria ha fatto registrare un leggero aumento, attestandosi al 40,3%.

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Alpinfo 2010
Valido da 03.01.2012 | Grandezza: 307 kb | Tipo: PDF

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1° rapporto semestrale 2011
Nel primo semestre 2011 il traffico merci attraverso le Alpi è aumentato sia su strada che su ferrovia. La rotaia ha riportato un aumento maggiore rispetto alla strada, portando la sua quota di mercato (ripartizione modale) dal 62,6 per cento nel primo semestre 2010 al 64,1 per cento. Finora, nel traffico combinato non accompagnato (TCNA) non era mai stato registrato un simile volume di merci attraverso le Alpi svizzere sull’arco di sei mesi.
Comunicato stampa del DATEC:
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1. Semesterbericht 2011
disponibile solo in tedesco
Valido da 09.09.2011 | Grandezza: 75 kb | Tipo: PDF

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Nuova documentazione per la procedura d’offerta 2012
Nel nostro sito, al menu Misure di promovimento -> Indennità d’esercizio, è disponibile la documentazione relativa alla procedura d’offerta 2012 per il traffico merci transalpino e non transalpino e per il traffico merci delle ferrovie a scartamento ridotto.

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Nuova pubblicazione:
Traffico merci attraverso le Alpi svizzere 2010
Lo studio pubblicato fotografa l’evoluzione nel 2010 del traffico merci attraverso le Alpi svizzere. Dopo la contrazione nel 2009, dovuta alla crisi economica, si rilevano netti segnali di ripresa. I trasporti su strada sono cresciuti del 7 per cento, registrando 1,257 milioni di transiti di veicoli pesanti. Il traffico ferroviario segna un aumento del 15 per cento del volume di merci trasportate, migliorando così la sua quota di mercato dal 61 al 63 per cento (ripartizione modale).
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Güterverkehr durch die Schweizer Alpen 2010
tedesco/inglese, riasunto in italiano
Valido da 28.07.2011 | Grandezza: 1013 kb | Tipo: PDF
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PERINO E’ L’ENNESIMO POTENZIALE “ASSASSINO MORALE”. VENGA PUNITO IN MANIERA ESEMPLARE PER LE SUE PAROLE.

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“A chi giova esasperare la contrapposizione tra società, che si definisce civile, e Forze dell’Ordine? A quella frangia di delinquenti a cui si crea un paravento dietro il quale farli nascondere ogni qual volta ne avranno bisogno, dopo aver usato la violenza per manifestare il loro dissenso. Coprirsi il volto, nascondersi dietro parole di odio. Ecco come i manifestanti di questo Paese, che non dialoga più, fanno valere le loro ragioni” Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, commenta le parole di Alberto Perino, psudo-leader del movimento No-Tav, che ha accusato le Forze dell’Ordine di sparare lacrimogeni ad altezza d’uomo. I capitoli più tristi della storia di questo Paese sono stati scritti da chi si dichiarava e si dichiara tutt’ora responsabile morale di alcuni dei più feroci delitti accaduti, pur senza essersi mai armato la mano. Non vorremmo – dice Maccari – che il signor Perino andasse ad allungare questo elenco e che pur non armandosi la mano, armasse quella di qualche scellerato incapace di discernere il bene dal male. Non vorremmo dover ascrivere qualche vittima sulla coscienza di chi, pur non puntando un arma contro qualcun altro, ne diventa “il carnefice morale” ”. “Pensavamo che quell’epoca fosse chiusa e che di sangue ne fosse stato già versato molto in questo Paese – conclude Maccari – ma evidentemente tanto non è bastato a chi come Perino, in maniera irresponsabile, pronuncia tali parole. Parole che non commenteremo oltre, ma per le quali chiediamo una punizione esemplare a carico di chi le ha pronunciate, prima di assistere all’ennesimo processo a carico dell’ennesimo assassino”.

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Sviluppo Tutela Val Susa

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Ci risiamo, all’indomani delle manifestazioni dell’ 8 -10 dicembre 2011 la storia e’ sempre la stessa:
- il movimento No Tav si e’ nuovamente distinto per atteggiamenti violenti;
- i politici (i favorevoli alla costruzione dell’ opera) dichiarano il loro sdegno per quello che accade;
… … … e la storia infinita continua … … … senza che nessuno riesca a porre rimedio a questa vergognosa situazione.
La nostra Associazione Sviluppo e Tutela Val Susa chiede l’intervento della Magistratura al fine di ripristinare la legalita’ sul territorio.

Il dilemma e’
TAV = MAFIA? o NO TAV = MAFIA?
E ancora,
e’ verosimile pensare che qualcuno fomenti ad arte queste situazioni per trarne profitto?
Le forze dell’ordine (carabinieri, polizia, guardia di finanza, .…) gli imprenditori, i commercianti, i liberi professionisti e i LAVORATORI tutti della Valle di Susa sono l’anello debole di questa catena, assistono impotenti a quello che sta accadendo. La certezza e’ che ci sono dei gravi rischi per l’incolumita’ fisica di coloro che effettuano servizio d’ordine durante le manifestazioni e che ci sono dei pesanti danni economici per chi ha la sfortuna di avere un’attivita’ produttiva sul territorio.
La Valle di Susa e’ diventata ormai da tempo terra di nessuno:
- Chiediamo alla Magistratura d’ intervenire ma chiediamo anche alle altre Istituzioni in genere, alle Forze Politiche a tutti i livelli e con identica posizione dal livello comunale, zonale, provinciale, regionale e nazionale di uscire dalle ambigue posizioni.
VOGLIAMO SENTIRE LA PRESENZA DELLO STATO,
- Chiediamo che vengano puniti gli esecutori materiali delle violenze ma soprattutto chi le FOMENTA.
- Chiediamo chiarezza sulla questione delle compensazioni in Valle: I CONTI NON TORNANO!
Il Presidente
Nadia MATTEO

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La macchina del fango no tav

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Pubblichiamo questo documento che dimostra come vengono organizzate e pianificate, in ogni minimo dettaglio, le tecniche di attacco – demolizione ai nemici di turno. Questo incredibile documento lo abbiamo ricevuto da un No TAV pentito (e rimasto scioccato) non dalla lotta contro la linea ferroviaria ma dagli strumenti usati per raggiungere lo scopo.

Il vero movente di questa campagna, va precisamente individuato nelle ultime tre righe.

A voi le conclusioni…

Da: gvighetti@libero.it

Inviato: venerdì 16 settembre 2011 10:31

Oggetto: incontro

Priorità: alta

Ciao

Ci vediamo martedì sera alle ore 21 alla credenza

Chiedo anche all’avv. Vitale di esserci

A questo punto dobbiamo essere “operativi” ne senso che dovremmo discutere come organizzare

L’incontro con il direttore della Stampa, Tiberga e forse Gramellini..

La mia proposta (da verificare modificare ampliare insieme)è

Chiedere l’incontro nel quale evidenziamo la gravità della provocazione che è uscita dalla redazione della Stampa..

Chiediamo una chiara presa di posizione della direzione contro il grave episodio che rimanda a uno o due giornalisti della redazione torinese..

Non facciamo nomi anche se, con intelligenza, restringiamo “l’area sospetta” a chi si occupa di ordine pubblico..

Se la direzione fa autocritica pubblicamente accuseremo solo alcuni giornalisti della redazione di grave azione di provocazione

Decostruzione e ricostruzione scorretta della realtà.diversamente mettiamo sotto accusa il quotidiano…mettendo in evidenza che tutte le

Cronache sono state ricostruite e quindi il giornale non è credibile..

Si fa partire l’esposto all’ordine dei giornalisti..

I siti del movimento rilanceranno via interrnet il grave episodio