PIER
GIORGIO FRASSATI
Profilo biografico
1901
- Nasce
a Torino. Il padre il proprietario-editore de "La Stampa", in seguito ambasciatore
a Berlino, ma dimessosi dall'incarico il giorno stesso della conquista del potere
da parte del fascismo.
1916
- Per Giorgio consegue la licenza ginnasiale. Ama la montagna e appena pu fa
lunghe escursioni.
Entra nell'Azione Cattolica e partecipa a molte altre opere ed iniziative cattoliche,
come la "Lega Eucaristica" e la "San Vincenzo".
1920
- Sceglie la facolt di Ingegneria. Si iscrive e partecipa attivamente alla
FUCI, la federazione degli universitari cattolici.
Rimane comunque legato alla Giovent Cattolica che ritiene indispensabile per
la sua capacit di coinvolgere nella vita della Chiesa tutte le categorie di
giovani, anche le pi umili.
1921
- E' a Roma per la celebrazione del 50 anniversario della Giovent Cattolica;
durante un corteo le Guardie Regie del Governo contrastano i giovani cattolici e lacerano
il tricolore: Pier Giorgio lo continua a portare anche in quello stato.
Si iscrive fin dalle origini al Partito Popolare di Don Sturzo; tra i fondatori
di "Pensiero Popolare", periodico della sezione torinese di P.P.I..
1925
- Muore di poliomielite.
La sua vita dedicata allo studio, alla piet, alla carit, all'apostolato, diviene
subito un esempio per le giovani generazioni.
Molti circoli della Giovent Cattolica prendono il suo nome.
1990
20 maggio - Beatificazione.
Il giovane delle otto beatitudini
Osservate bene queste fotografie , come appariva luomo delle otto beatitudini,
che reca con s la grazia del Vangelo, della Buona Novella, la gioia della salvezza
offertaci da Cristo, in se stesso per tutti i giorni, come ognuno di voi; come
un vero giovane uomo, studente, ragazzo, vostro coetaneo per queste tre generazioni.
Andate, e osservate come era luomo delle otto beatitudini. () Ogni uomo delle
otto beatitudini la salvezza del mondo, di tutto il mondo. Card. Karol Wojtyla
27 marzo 1977 - Cracovia.
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Piergiorgio stato qualcosa di pi di un giovane, puro, allegro, orante, aperto
alla vera bellezza e libert, pieno di comprensione per i problemi sociali,
che porta nel suo cuore la Chiesa e il suo destino con serena e virile naturalezza,
cos come tanti giovani di allora e di oggi.
Al suo tempo non erano ancora molti coloro che, pur provenendo da un ambiante
borghese e liberale, fossero cristiani come Frassati, senza che si debba ricorrere
per lui alla normale legge psichica della protesta dei figli contri i padri.
Questo infatti il fatto insolito: in cui manca tale protesta. Egli un cristiano
che semplicemente tale si presenta e ha protestato soltanto essendolo con tutta
naturalezza, come se fosse naturale per tutti.
E' uno che ha il coraggio e la forza di essere un cristiano non per una reazione
contro la generazione dei propri genitori, non a motivo di diagnosi o di prognosi
culturali o altro di simile, ma perch ha compreso il cristianesimo stesso,
che ci insegna a credere in Dio, nel valore della preghiera e dei sacramenti,
alimento dell'eterno nell'uomo, e nella fraternit universale.
In lui si pu scoprire all'opera in maniera misteriosa e umanamente inspiegabile
la grazia di Dio: all'improvviso si ripresenta un cristiano dove l'ambiente
e i genitori pensavano che ci fosse semplicemente superato. Ed egli l giovialmente,
senza diventare partito che si autopropaganda e si sforza con veemenza di distinguersi.
E' semplicemente un cristiano che, dopo aver compreso se stesso sino a spaventarsene
e dopo aver risolto, forse piangendo, i suoi problemi tuffandoli nella grazia,
vive il suo cristianesimo pregando, mangiando il pane della morte e della vita,
amando i suoi fratelli. (dalla biografia di Karl Rahner di
H. Verglimler)
I giovani di AC e Pier Giorgio Frassati