Il Salento
Da dove
cominciare? Come
punto di
partenza,
prendiamo Torre
Pali che in
posizione
strategica, da
dove si pu
visitare, con
facilit la
penisola
salentina, con
le sue antiche
dimore
dimenticate e
tante seconde
case al mare.
Vien facile
persare che il
Salento sia un
grade villaggio
turistico, con i
suoi borghi
antichi, le sue
residenze rurali
e i paesi sul
mare, capaci di
accogliere gli
ospiti con una
naturalezza che
nessuna
organizzazione
turistica pu
assicurare.
Storia e
tradizioni,
musica e
cultura, natura
e gastronomia
incorniciati da
tanto mare e
tanto sole. Chi
non ha mai
sentito parlare
della "notte
della taranta"!
Pensate sia solo
pizzica? C'
qualcosa di pi.
Emozioni e
sensazioni che
rendono la
vacanza un vero
viaggio in cui
non ci si
sollazza al
ritmo delle
tarantate, ma si
scoprono nuove
frontiere in una
dimensione che
esalta natura e
cultura.
Sono
tante le feste e
sagre di ogni
tipo. Tutte
accompagnate
dalla musica che
affonda le sue
radici
nell'antico
ritmo della
taranta, che
viva oggi pi
che mai. E fa
ballare nel nome
di una "salentinit" che
pulsa nell'anima
e fa muovere le
gambe e battere
le mani,
contagiando
chiunque. Ci
troviamo in
luoghi capaci di
emozionare, che
portano con se
un carico di
storia e
tradizioni,
scenari naturali
a disposizione
dell'uomo e
della sua voglia
di fare. La
taranta, respira
da sempre. Un
tempo il suo
morso era
simbolo delle
campagne e del
sudore, della
povert e della
sottomissione
delle donne,
della danza
liberatrice e
dei raduni per
scacciare il
satanasso. Oggi,
il morso, porta
la gente nelle
piazze, a
migliaia, a
ballare e
cantare ma senza
la paura del
diverso. Conduce
ad un movimento
ludico e al
divertimento,
alla musica
consumata come
se si fosse in
discoteca o ad
un raduno rock.
Ma la notte
della Taranta
solo un
pretesto, un
meraviglioso
pretesto per
indagare sul
Salento e tutta
l'Italia del
Sud.
GLI EVENTI
NEL SALENTO Se
dovessimo
elencarli tutti,
non basterebbero
cento pagine, ma
vediamo cosa
riesco a
ricordare: tanti
concerti per
l'intera estate,
mostre
dell'artigianato
locale,
spettacoli
teatrali
all'aperto,
notte della taranta,
festival della
pizzica e
taranta, sagra
delle fiche,
sagra della
salsiccia, sagra
polpetta e
braciola, sagra
del'olio, vino e
cucina salentina,
sagra
dell'anguria,
sagra della
pasta fatta a
casa, sagra
della taranta e
de li
tammurreddhi,
festa te lu
contadinu, festa
del mare, sagra
del pesce spada,
sagra te la
carne te
cavaddrhu,
strada dei
saperi e dei
sapori, bibendum,
sagra della
bruschetta,
sagra ti la
fucazza chena,
sagra te la
moniceddha e te
l'orecchietta,
sagra dell'arte
culinaria, festa
dello spumone,
sagra delle
trozzele, sagra
orecchiette e
maccheroni,
sagra dei vecchi
sapori, sagra te
lu furese, sagra
del peperone,
festa te lu
mieru, sagra
della
spaccatella,
festa della
pasta fatta in
casa ecc. ecc.
SAPORI DEL
SALENTO
Cosa c'
di meglio, una
volta arrivati
fin qua, le
angosce e i
problemi
quotidiani, sono
rimossi dalla
mente, per
vivere il
momento magico
della vacanza.
Il motto deve
essere:
divertirsi di
giorno al mare e
la sera scoprire
locali nuovi
dove poter
assaporare la
cucina locale,
sia di mare sia
di terra. Oppure
cimentarsi nelle
ricette avute da
una signora del
posto. La
vicinanza del
mare alla
campagna, ha
consentito di
creare piatti di
straordinaria
bont. Non
bisogna
dimenticare,
infatti, che i
pescatori
nascevano e
vivevano in
campagna e che
durante i lunghi
giorni di pesca
in mare,
portavano con se
molti frutti
della terra da
mischiare con il
pesce. Gli
accostamenti tra
mare e terra,
conferiscono a
questi piatti
sapori di rara
bont.
Passeggiando tra
le viuzze si ha
la possibilit
di percepire
profumi
indescrivibili e
intensi che
invogliano a
gustare quei
meravigliosi
piatti tipici.
LA COSTA DEL
SALENTO
generalmente
bassa e
sabbiosa, ricca
di colori, dal
verde della
macchia
mediterranea e
dai generosi
alberi di fichi
e fichi dindia
che si trovano
disseminati un
po dappertutto
e che contrasta
col rosso dei
terreni
recintati da
muretti a secco
che delimitano
gli innumerevoli
uliveti
secolari.
Attraverso un
itinerario
semplice e
lineare, ci si
immerge in
unatmosfera
magica, fatta di
suoni e di danze
della
tradizionale e
coinvolgente
pizzica
pizzica .
Per i subacquei,
scendendo verso
sud da
Gallipoli a
Capilungo, e
seguendo poi la
costa in
direzione sud
est, ci si trova
in un punto
piuttosto
pericoloso per
la navigazione:
si tratta della
vasta area di
bassifondi nota
con il nome di
Secche di
Ugento. Per
transitarvi
senza problemi,
una meda
luminosa segnala
il punto che
bisogna lasciare
ad almeno un
miglio da terra,
navigando verso
sud o verso
nord. Se
attrezzati con
piccole barche
ed accompagnati
da esperti della
zona,
divertente
l'esplorazione
dei resti di un
mercantile
affondato,
chiamato dai sub
locali "Liesen"
a causa del
ritrovamento di
questo nome
scritto su di
una porta. Il
motore ormai
divenuto tana
per numerosi
pesci .
Impressionante
l'elica
appoggiata sulla
sabbia, dal
diametro che
supera i tre
metri.
All'interno
della prua si
trovano alcune
grandi pinna
nobilis.
Subito dopo
troviamo Torre
Pali (Lido S.
Antonio) che,
oltre ad avere
una bellissima e
lunga spiaggia
sabbiosa ha un
porticciolo
naturale adatto
a barche di
piccola stazza,
al quale si
accede
attraverso un
canale naturale
di difficile
individuazione.
Pi avanti
troviamo le
distese sabbiose
di Pescoluse e
Posto Vecchio,
poi Torre Vado,
porticciolo
dalle nuove
strutture da
poco approntate,
in grado di
ospitare barche
un pochino pi
grandi, ma ne
sconsigliato
l'accesso agli
yacht a vela per
il basso fondale
(circa 2 metri).
Torre Vado,
attrezzato con
acqua in
banchina e punti
luce e acqua
indipendenti in
via di
ultimazione,
offre
possibilit di
attracco al
frangiflutti
principale,
riservato per
ai pescherecci.
Per il diporto
sono disponibili
alcuni piccoli
moli, adatti pi
che altro a
barche di 8/10
metri di
lunghezza. Si
tratta di un
porto
leggermente
disturbato dal
Maestrale e dal
Ponente. Di
fronte al porto
si trova una
serie di
bassifondi a
circa tre metri
di profondit.
Seguendo da
Torre Vado,
scopriamo la
costa,
ininterrottamente
rocciosa,
talvolta bassa
sul mare, altre
volte interrotta
da deliziose
calette protette
da falesie alte
una decina di
metri e
frammentate in
grotte
divertenti da
esplorare con
maschera e
pinne. Vedi
Pozzo Pasulo,
Lido San
Gregorio,
Felloniche e per
ultima Santa
Maria di Leuca.
L'acqua sempre
limpida,
l'ormeggio
facile su
fondali bassi e
rocciosi. E' una
zona da non
trascurare se si
vuole
trascorrere una
rilassante
giornata di
mare. Da non
mancare
l'esplorazione
con maschera e
pinne della
grotta del
Drago, della
grotta del
Presepe e delle
Tre Porte. Tutto
questo tratto di
costa offre un
ottimo ridosso
ai venti
settentrionali,
soprattutto dal
Grecale. Ideale
il tratto di
costa compreso
tra Torre Marchiello e
Punta Ristola,
ridossato anche
dal Maestrale.
Si tratta di una
zona in estate
molto
frequentata da
imbarcazioni che
offrono gite
turistiche e
visite alle
grotte da mare.
Attenzione
dunque al
traffico e alla
presenza di
bagnanti.
Oltre Punta
Ristola entriamo
nella baia in
cui si trova il
porto di Santa
Maria di Leuca,
recentemente
attrezzato con
moli
galleggianti per
creare un
moderno porto
turistico.
Disponibilit di
gru da 20
tonnellate e
acqua e luce in
banchina. Nel
porto di Leuca
occorre fare
attenzione alle
mareggiate da
sud, talvolta
particolarmente
violente.
Benzina in
banchina a Leuca
nella zona
interna, di
fianco alla
Capitaneria di
porto.
Interessanti
informazioni
circa il Porto
Turistico e la
zona in generale
le troviamo
presso il sito
internet
www.capoleuca.it
. Circa ad un
miglio dalla
costa, in
direzione sud,
si trova la
celebre secca
del Paseddhu o
Banco della
Scala, una secca
rocciosa molto
estesa e
caratterizzata
da quote che
variano tra i
20/ 27 metri
fino a oltre 90.
Definito dagli
esperti uno dei
fondali pi
belli e pi
ricchi. Tra le
rigogliose
pareti di
gorgonie, tra le
spugne che
ovunque
ricoprono le
rocce del fondo,
hanno trovato
una ricchezza di
pesce e di
organismi marini
veramente
impressionante.
Bisogna essere
molto attenti
perch si tratta
di un'immersione
veramente
impegnativa, con
profondit
piuttosto
elevate e forte
corrente. E'
opportuno dunque
farsi
accompagnare dal
locale centro
d'immersione.
Uscendo dal
porto di S.
maria di Leuca e
dirigendoci
verso est, siamo
in breve a Punta
Meliso, proprio
sotto al bianco
faro del capo.
Una bella
caletta offre
l'ormeggio per
un bagno in
acqua
cristallina. Al
largo si estende
una meravigliosa
cigliata che
genera due
pareti parallele
tra loro,
ricchissime di
Parazoanthus,
celenterati a
forma di piccole
margherite dal
colore giallo
intenso, e
ideali per
incontrare
banchi di pesce
pelagico. Questo
luogo divenuto
famoso presso i
subacquei locali
per l'assidua
presenza di
fittissimi
branchi di
barracuda del
Mediterraneo che
si lasciavano
facilmente
avvicinare. Un
incontro
meraviglioso e
certo rarissimo
nel nostro mare.
Di qui entriamo
nel bacino
Adriatico ed
iniziamo a
navigare lungo
un tratto di
costa alta a
precipizio,
assolutamente
spettacolare. I
fondali sono
costantemente
profondi e privi
di pericoli per
le imbarcazioni.
La caletta
successiva al Meliso quella
chiusa da Punta
Terradico e con
questo nome
indicata. Stiamo
ora navigando
lungo un tratto
di costa in
direzione nord
est. I fondali
della caletta di
Punta Terradico
sono di circa 15
metri, adatti
dunque
all'ormeggio per
una giornata di
relax.
Allontanandosi
dalla costa,
incontriamo un
ciglio che ci
accompagna fino
a 45/50 metri.
Qui, a 30 metri,
incontriamo la
Grotta dei
Gamberi. Si
tratta di
un'ampia cavit
che consente un
facile accesso,
popolata, come
dice il nome, da
fittissimi
branchi di
gamberi rossi
che si muovono a
sciami.
Un'apertura
nella parte alta
lascia filtrare
un raggio di
luce che
aggiunge una
grande atmosfera
all'ambiente.
Tutta la zona
caratterizzata
da alte falesie
frammentate in
una infinit di
grotte. Tra le
quali vanno
segnalate la
Grotta del
Gabbiano, che si
addentra nella
roccia per oltre
40 metri a 10
metri di
profondit
circa, e la
grotta del
Soffio, pi
larga e divisa
in due camere
che si spingono
fino a 40 metri
dall'ingresso:
altre due
immersioni
facili e
divertenti da
poter
effettuare. Cerianthus,
aragostine,
magnoselle,
spugne
incrostanti
rosse, sono
creature che
incontreremo
all'interno
delle cavit.
Bellissima e
altamente
scenografica la
grotta "la Vora",
nella quale con
una piccola
barca si pu
spingersi
all'interno.
Anche qui, al di
fuori della
grotta, si pu
contare su di un
fondale profondo
circa 15 metri
ed ottimo
tenitore.
Bellissima anche
la Grotta della
Cattedrale,
avanti circa
mezzo miglio
dalla grotta
della Vora e
caratterizzata
da stalattiti
che penzolano
dalla grande
volta rocciosa.
Tutta questa
zona ottima
per lo
snorkelling. Da
segnalare
l'immersione
alla Punta delle
Due Pietre,
impegnativa ma
caratterizzata
da stupende
colonie di
gorgonie rosse.
Particolare,
oltre Punta
delle Due
Pietre,
l'immersione sui
resti di una
antica nave,
della quale sono
ancora
chiaramente
visibili i resti
della zavorra di
pietre e otto
cannoni in
bronzo
appoggiati sul
fondo, oltre
alle due ancore
in ferro.
Un ponte sospeso
su cui passa la
strada litoranea
ci indica la
posizione del
bellissimo
fiordo del
Ciolo, una
strettissima
insenatura
aperta nelle
rocce calcaree
che termina in
una spiaggetta
sulla quale si
trova lo scalo
di alcuni gozzi
di pescatori.
Entrando
scopriamo a
destra
l'apertura di
una grotta
scavata dalle
acque sorgive
che ancora oggi
fluiscono
abbondanti verso
il mare aperto.
L'immersione
all'interno
della grotta
piuttosto
impegnativa e si
consiglia di
farsi
accompagnare,
dato che, pur
non esistendo
all'interno
diramazioni
secondarie nelle
quali perdersi o
pericoli di
intorbidire
l'acqua con la
sospensione
sollevata dal
fondo poich
questa sar in
breve portata
via dal flusso
della sorgente,
si progredisce
all'interno per
diverse decine
di metri.
Arriviamo poco
oltre il Ciolo
al minuscolo e
caratteristico
porticciolo di
Novaglie: un
piccolo scalo di
pescatori,
ricavato
scavando le
rocce calcaree e
accessibile
attraverso uno
stretto canale,
anch'esso
artificiale.
Proseguendo la
costa sempre
rocciosa con
piccole calette
ben nascoste,
incontriamo,
Marina Serra e
Tricase Porto,
la marina di
Andrano, La
bella grotta
della Zinzulusa,
Castro e Santa
Cesarea Terme.
Per immergersi
sui fondali di
S. Maria di
Leuca e Torre
Vado, o
frequentare un
corso
d'immersione
consigliabile
rivolgersi agli
esperti di
Diving che
troverete in
loco.
Salento
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