Acquisto auto usate e nuove - i giusti consigli

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COME SCEGLIERE: AUTO NUOVE O USATE?
Consigli utili (Quando davvero conviene?)
Le emissioni inquinanti: consigli utili per l'acquisto e l'utilizzo del veicolo
Sono numerosi i Comuni che stabiliscono, in funzione della tutela ambientale e della qualità dell'aria, limitazioni o divieti di circolazione in aree più o meno ampie del loro territorio e per periodi brevi o continui.

Questi provvedimenti normalmente sono "ordinanze" emesse dal Sindaco avente un certo margine di discrezionalità, in base a norme sia statali (D.P.R. 4/8/1999 n. 351, art. 7 del codice della strada, DM 21/4/1999 n. 163) che, in alcuni casi, regionali.

A prescindere dalle misure più drastiche (come il blocco totale del traffico) che colpiscono tutti i veicoli, i provvedimenti adottati con maggiore frequenza hanno un effetto limitativo parziale, vietano cioè la circolazione ai mezzi che superano i limiti di emissione stabiliti da specifiche direttive europee. Le limitazioni non riguardano invece le categorie di veicoli "più pulite", individuate in base alle "norme di omologazione".

Per questo motivo, coloro che utilizzano il veicolo in zone soggette a provvedimenti di blocco selettivo della circolazione, devono poter distinguere in base a quale "norma" è stato omologato il veicolo posseduto o che intendono acquistare, in modo da poter verificare se sono o saranno soggetti a tali limitazioni.

E' comunque da tener presente che le limitazioni, che in un primo momento si riferivano ai veicoli più anziani e quindi più inquinanti, si stanno oggi facendo sempre più restrittive, colpendo anche i mezzi che, seppure "ecologici", risultano conformi alle direttive CEE di meno recente emanazione (Euro 1, 2 e talvolta anche Euro3).

In caso di acquisto di un veicolo nuovo, pertanto, appare consigliabile orientare la scelta sui modelli che risultano omologati in base alla direttiva EURO 4.

Le norme "Euro"
Nelle offerte commerciali e nella terminologia comune si distinguono, per le autovetture, diverse situazioni:

* "pre-Euro 1" indica i veicoli "non catalizzati" a benzina e i veicoli "non ecodiesel": questi veicoli sono stati i primi ad essere colpiti da eventuali provvedimenti di limitazione;
* "Euro 1" indica le autovetture conformi alla direttiva 91/441 o i "veicoli commerciali leggeri" conformi alla direttiva 93/59.
Il rispetto dei limiti di emissione impose l'adozione della "marmitta catalitica" sulle vetture a benzina nuove;
* "Euro 2" indica le autovetture conformi alla direttiva 94/12 o i "veicoli commerciali leggeri" conformi alla direttiva 96/69;
* "Euro 3" indica i veicoli conformi alla direttiva 98/69.
A partire dall'1/1/2001 possono essere immatricolate come nuove solo autovetture omologate secondo questa direttiva, a parte il caso di "veicoli di fine serie".

Esiste infine anche una "norma Euro 4", costituita dalla seconda parte della tabella dei limiti di emissione compresa nella medesima direttiva 98/69, resa obbligatoria per le autovetture immatricolate come nuove a partire dall'1/1/2006.
Per i contenuti delle singole "norme" si veda nella nostra
apposita pagina riassuntiva (formato PDF - Acrobat Reader KB 144).

Nell'evoluzione dalla direttiva 91/441 alla direttiva 98/69 sono cambiati non solo i limiti di emissione, ma soprattutto le metodologie di prova e di misura; pertanto, alcuni valori della prima direttiva si raddoppierebbero se misurati secondo la direttiva 98/69. Cfr. in proposito il documento, in lingua inglese, elaborato dal Department of Transport del Regno Unito.

La "direttiva di omologazione" è indicata sulla carta di circolazione, con le precisazioni indicate più avanti.
Dal confronto tra quanto indicato sulla carta di circolazione del proprio veicolo e quanto riportato nell'ordinanza dell'autorità locale si può generalmente desumere se il veicolo rientra o meno tra le categorie escluse dalle limitazioni.

Come "leggere" la carta di circolazione
A partire dal 1996 le carte di circolazione riportano gli estremi anche delle direttive riguardanti le emissioni, nella parte dedicata alla descrizione delle caratteristiche tecniche del veicolo.
Inoltre dal novembre 1999 le carte di circolazione stampate sul "modello unificato europeo" (con in alto a sinistra la sigla I circondata da 12 stelle) reca chiaramente indicata al rigo V.9 della "parte tecnica" la sigla della direttiva secondo la quale, per quanto riguarda le emissioni, è stato omologato il veicolo.
Sarà quindi sufficiente controllare se almeno una delle sigle in essa citate corrisponde alle direttive riportate nella nostra apposita pagina riassuntiva (formato PDF - Acrobat Reader KB 144), per sapere a quale "Euro-norma" appartiene e quindi, sulla base dell'ordinanza dell'autorità locale che stabilisce le limitazioni, desumere se quella determinata direttiva europea autorizza o no alla circolazione.

Per le vetture nuove di fabbrica immatricolate tra il 1993 e il 1996, seppure in casi rari, può accadere che sulla carta di circolazione non sia riportata l'annotazione relativa alla direttiva europea di riferimento: in questo caso il veicolo è sicuramente EURO 1, cioè conforme alla direttiva 91/441, perché dal 1° gennaio 1993 potevano essere immatricolati come nuove solo vetture omologate secondo questa direttiva. Rimane però da verificare l'eventuale conformità ad una direttiva successiva che fa rientrare il veicolo nella categoria EURO 2 o EURO 3: si consiglia a tale riguardo di contattare il locale Ufficio della Motorizzazione Civile (ora denominata Dipartimento dei Trasporti Terrestri) per ottenere i relativi chiarimenti.

Per i veicoli nuovi immatricolati anteriormente all'anno 1992, quando non è annotata sulla carta la dicitura "rispetta la direttiva CEE n.91/441", che comporta l'appartenenza del veicolo alla fascia EURO 1, occorre ugualmente prendere contatto con la Motorizzazione Civile.
Comunque, se la carta di circolazione è interamente compilata a mano, secondo procedure in vigore fino al 1978, si tratta sicuramente di un veicolo "pre-Euro1".

Più in generale, in caso di dubbi su:

* la direttiva di omologazione del veicolo, è sempre opportuno prendere contatto con l'Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile
* la portata di un provvedimento limitativo della circolazione, è sempre opportuno prendere contatto con l'Ufficio competente (in genere Assessorato, Dipartimento o Agenzia per l'Ambiente o la Mobilità) del Comune, della Provincia o della Regione.

"Retrofit"
I veicoli dotati di "retrofit" (una marmitta catalitica cosiddetta "a due vie", applicata fino a qualche tempo fa su veicoli non catalizzati all'origine) non sono, secondo la normativa vigente, esclusi dai provvedimenti di limitazione alla circolazione e ricadono interamente nella classe "pre-Euro1".

Veicoli di fine serie
L'entrata in vigore obbligatoria di una direttiva comporta, da una certa data, l'impossibilità di immatricolare veicoli nuovi omologati secondo la direttiva precedente. Tuttavia, per circa un anno, in base ad esplicita autorizzazione della Motorizzazione, trasmessa anche all'UE, le Case produttrici hanno la possibilità di immatricolare veicoli "di vecchia omologazione", pari al 10% dei veicoli venduti nell'anno precedente (30% nel caso dei veicoli trasporto merci fino a 1.350 kg). Quando si acquista un veicolo nuovo di vecchia omologazione (spesso "a chilometri zero"), è ovvio attendersi e richiedere condizioni di vendita ben più favorevoli.
Il fatto che siano contemporaneamente in vendita vetture omologate secondo direttive diverse è ammesso come "fenomeno di transizione" da una direttiva a quella successiva, consentendo l'acquisto a prezzo notevolmente scontato.
Questo implica anche che, se si acquista un veicolo usato, non è sufficiente la data di immatricolazione per desumerne la direttiva di omologazione e, se lo si considera importante ai fini della decisione di acquisto, occorre comunque controllare la carta di circolazione per essere certi che si tratti di un modello "aggiornato" per quanto riguarda le emissioni, in modo da avere maggiori probabilità di sfuggire ai "blocchi". E' opportuno, in caso di dubbio, far inserire nel contratto o nella "commissione di acquisto" la clausola che il rispetto di una certa "norma" (attualmente, Euro 3 o 4) è requisito indispensabile.

GPL/Metano e provvedimenti di limitazione
Nei provvedimenti di limitazione parziale della circolazione finora adottati dalle amministrazioni locali i veicoli alimentati a GPL o metano sono normalmente esclusi dalle limitazioni, anche se l'installazione è avvenuta dopo l'immatricolazione e purché la variazione di alimentazione sia stata regolarmente "collaudata" dalla Motorizzazione con annotazione sulla carta di circolazione.
Non è escluso tuttavia che, in particolari situazioni, anche questa categoria di veicoli possa essere coinvolta da provvedimenti di limitazione alla circolazione. Per questo motivo, è sempre opportuno richiedere precise informazioni ai competenti Dipartimenti od Assessorati (per la Mobilità o per l'Ambiente) delle amministrazioni locali.
Se si tratta di veicoli già all'origine "bimodali", sono soggetti alla direttiva 98/77/CE, che non modifica i valori limite della direttiva 98/69 ma stabilisce che, nella prova eseguita con i carburanti gassosi, le emissioni devono rispettare quegli stessi limiti.

Auto a Metano e GPL: parcheggi negli interrati
Il decreto del Ministero dell'Interno 01/02/1986 stabiliva che il parcheggio "dei veicoli alimentati a gas avente densità superiore a quella dell'aria" dovesse avvenire solo "nei piani fuori terra".
Poiché il metano ha densità inferiore a quella dell'aria, i veicoli con esso alimentati possono essere parcheggiati in tutte le autorimesse.
Con il decreto 22/11/2002, invece, sono state stabilite misure relative al parcamento degli autoveicoli alimentati con GPL all'interno delle autorimesse.
In particolare, il parcheggio dei suddetti veicoli può avvenire:

* nei piani fuori terra, cioè con il piano di parcamento a quota inferiore a quello di riferimento;
* al primo piano interrato delle autorimesse, anche se organizzate su più piani intermedi.

Si considerano rientranti nella disposizione su indicata tutti i veicoli, alimentati a GPL, che soddisfino i requisiti tecnici e siano dotati dei dispositivi di sicurezza fissati nell'ambito del Regolamento ECE/ONU 67/01.
Per i veicoli GPL non omologati a norma di tale Regolamento, valgono invece le preesistenti limitazioni che ne vietano il parcheggio in tutti piani interrati.

"Bollino blu"
In ogni caso, anche per i veicoli autorizzati a circolare, alcuni Comuni richiedono il possesso del "bollino blu", rilasciato da officine autorizzate dopo un controllo sui gas di scarico e, comunque, all'atto delle "revisione periodica".
Il DM 7/7/1998, che ha fornito "direttive" sull'argomento, ne stabilisce la validità annuale per i veicoli immatricolati dopo il 1988 e semestrale per quelli più anziani. Si consiglia comunque di consultare il sito del Comune o di contattare l'Amministrazione locale (Assessorato o Dipartimento del Comune per la Mobilità o per l'Ambiente) per avere ulteriori informazioni sul regime adottato e, in particolare, per sapere se è previsto l'obbligo del bollino e la sua periodicità.

Motocicli e ciclomotori
Ai fini dell'esclusione dalle limitazioni alla circolazione sono generalmente considerati validi solo i veicoli omologati secondo la direttiva 97/24 (EURO1-moto e ciclomotori) o secondo la direttiva 2002/51 (EURO2-moto).
Non è significativa l'assenza di un catalizzatore allo scarico, dato che i valori di emissione richiesti da quella direttiva possono essere ottenuti, secondo la tecnologia di produzione, anche senza quel dispositivo.
Alcuni modelli tra i più recenti, omologati in periodi precedenti a quella direttiva, possono essere resi conformi ad essa applicando particolari dispositivi, che li rendono analoghi a quelli omologati successivamente; in altri casi, può essere sufficiente una dichiarazione della Casa costruttrice. In entrambe le ipotesi, informazioni certe - anche riguardo alla eventuale necessità di apportare aggiornamenti nei documenti di circolazione - potranno essere fornite solo dalla Casa costruttrice o dalla sua rete di assistenza.

In una apposita sezione del nostro sito sono reperibili dati statistici sulla quantità di veicoli circolanti, distinti per categoria, anche secondo le loro caratteristiche "ecologiche".

Tratto dal sito www.aci.it

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