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Villa Musone (Loreto) - A Loreto e dintorni, il negozio Zeppa Bike lo conoscono tutti. Un po' per la squadra agonistica, con cento affiliati, un po' perchè lì ci lavora un certo Candido Gianfelici, storico meccanico della Mercatone Uno e poi di “Re Leone" Cipollini.

Quando si parla di postura ergonomica e di assemblaggio dei componenti, nel raggio di cento chilometri, è dura trovare di meglio: “La nostra è una clientela molto esigente - conferma uno dei due titolari di Zeppa Bike, Flavio Montecchiari - la cultura ciclistica, da queste parti, è molto alta e quando un cicloamatore viene nel nostro negozio si aspetta sempre il massimo, sia in termini di prodotti che di consulenza. La presenza di Gianfelici che, nel corso della sua lunga carriera, ha lavorato ai vertici del ciclismo professionistico, garantisce ai nostri clienti quel valore aggiunto di conoscenze che, onestamente, in pochi possono garantire".

L'avventura di Zeppa Bike, emporio del ciclismo marchigiano, è nato nel 2006, quando - dopo una vita da commerciante - Montecchiari decide di abbandonare la sua attività di frutta e verdura e di aprire, a Villa Musone di Loreto, un negozio di biciclette: “E' stato un po' il coronamento di un sogno - dice oggi - perchè io sono sempre stato un grande appassionato di ciclismo. Quando ero giovane ho corso fino alla categoria Juniores, poi - per un certo periodo - ho preferito le moto, ma alla soglia degli 'anta', anche per ritrovare la forma fisica un po' appannata, ho deciso di risalire sui pedali. Oggi sono molto contento di aver aperto questa attività. Il nome del negozio me l'ha ispirato mio padre, che a Loreto tutti conoscevano col soprannome di Zeppa. Poi, anno dopo anno, la clientela è aumentata e, a quel punto, mi è venuto in mente di allestire una squadra".

E la Ragamon, connubio lessicale dei nomi dei due soci dello Zeppa Bike, conquista subito decine di affiliati (oggi sono circa un centinaio), fino al salto di qualità che arriva dopo la fusione con la Sc Simoncini, storico team di Loreto: “Abbiamo una formazione per la strada - spiega Montecchiari - ed un'altra per le gare di muntain bike. I risultati? Quest'anno siamo andati un po' calando, ma è aumentato l'affiatamento del gruppo e, onestamente, mi pare la cosa più importante. L'aspetto agonistico, nel nostro team, è importante ma non centrale. In sella pensiamo soprattutto a divertirci, se poi arrivano anche le vittorie meglio, ma non ne facciamo un'ossessione". Ma l'attività della Ragamon si è concentrata quest'anno anche nel settore organizzativo: “Abbiamo allestito una decina di corse - spiega ancora Montecchiari - tutti eventi pienamente riusciti, ma abbiamo dato anche una bella mano per far rivivere gare storiche del marchigano che, negli anni, erano finite nel dimenticatoio. Riuscire a riorganizzare, dopo tanti anni di obliò, competizioni storiche per il nostro territorio è stata una grande soddisfazione".