Durante la notte c' stato un forte temporale e la via Castiglioni/Detassis
sul Campanile Pradidali che volevamo fare era bagnata. Abbiamo cos chiesto
consiglio al rifugista che ci ha indicato questa via. Durante tutto
il girono il tempo stato stupendo, tanto da poter arrampicare a
maniche corte, poi verso le 17 arrivato nuovamente il temporale.
Il sentiero che conduce all'attacco comodo ed evidente, anche se
una recente frana rende faticosi gli ultimi metri. La roccia in via
ottima, salvo il primo tiro. |
Descrizione Generale
La Torre Pradiali un'elegante torrione alla base della
cresta Sud-Est della Cima Pradidali. Fu scalata per la prima volta
dalla cordata tedesca Burger-Petzold il 21 agosto 1909. La cordata
battezz la torre con il nome "Torre Lipsia" in onore della loro
citt natale ma con il passare degli anni il nominativo cadde in
disuso e torn a riaffermarsi quello vecchio: "Torre Pradidali".
La via Franceschini/Fusai fu aperta l'11 agosto 1950. Ne risulta una
breve ma piacevole arrampicata per la buona roccia e la facilit
d'accesso. Le soste sono tutte attrezzate e si trovano anche un po'
di chiodi lungo i tiri. Ci si porta alla base in un quarto d'ora dal
rifugio Pradidali. L'attacco si trova sulla banca che taglia tutta
la base della parete, sulla verticale della vetta mirando ad un
diedro che inizia 8 metri sopra la base e conduce ad un terrazzino.
Attacco, Descrizione della via
Da Fiera Di Primiero seguire le indicazioni per la Val Canali fino a giungere al ristorante Cant del Gal. Parcheggiare poco oltre negli ampi posteggi circostanti ed imboccare il sentiero 709 che conduce al rif. Pradidali.
Seguire sempre il sentiero, impossibile sbagliare, fino al rifugio. Presenza di alcuni tratti con catene ma superflue (almeno senza ghiaccio).
Arrivando al rifugio sono ben visibili 3 montagne, alle spalle dello stesso la
Cima Pradidali,
alla sua sinistra il Campanile Pradidali e a destra l'imponente Cima
Canali.
Sul lato destro della Cima Pradidali ben visibile una torre
notevolmente pi bassa, appunto la Torre Pradidali. Ci si porta alla
base in un quarto d'ora dal rifugio Pradidali e la si aggira sulla
destra. L'attacco si trova sulla banca che taglia tutta la base
della parete, in corrispondenza di un camino formato da un enorme
blocco staccato dalla parete. Visibile anche bollo rosso a lato del
camino.
1° tiro:
salire il camino un po' friabile con facile arrampicata fino
alla cengia soprastante. Proseguire ora su parete verticale fino
all'inizio di una fessura. Sosta su due chiodi sulla destra. E'
opportuno fare sicura al compagno ben fuori dal camino perch quando
il primo di cordata raggiunge la cengia, le corde fanno cadere nel
camino parecchi sassi. 30 Mt., II°, IV°, 2 chiodi.
2° tiro:
si segue la fessura fino all'inizio di un diedro grigio ben
marcato dove si sosta su chiodi. 25 Mt., IV°, IV°+, 2 chiodi.
3° tiro:
dritti su per il diedro, al suo termine ci si sposta un po' a
sinistra per poi rimontare un pulpito ben evidente a destra. Sosta
su cordoni nelle clessidre. 40 Mt., IV°, IV°+, 2 chiodi.
4° tiro:
passando a sinistra della sosta si punta all'evidente e
verticalissimo diedro giallo sopra alla sosta. Lo si segue fino al
suo termine uscendo a destra e sostando su un terrazzino. 40 Mt., V-,
V, 1 clessidra con cordino, 3 chiodi.
5° tiro:
si rimonta la parete sopra la sosta obliquando a destra
(clessidra con cordino). Raggiunta una cengia ci si sposta a
sinistra (chiodo). Noi abbiamo sostato qui perch le corde non
scorrevano bene.
20 Mt., IV°, III°, 1 clessidra con cordino, 1 chiodo.
6° tiro:
raggiungere la placca sopra la sosta e salirla sulla destra
mediante una piccola fessura. Portarsi pian piano verso la grande
fessura a sinistra fino a raggiungerla e risalirla giungendo su un
pulpito. Possibile sosta su 2 spit e anello di calata. Noi abbiamo
solo rinviato e proseguito a destra della sosta a spit. Alzarsi
qualche metro per rocce apparentemente non solide, poi per rocce
appoggiate si raggiunge la vetta dove si attrezza una sosta su
spuntoni. 45 Mt., V°, IV°+,
3 chiodi.
Discesa
Attraversare uno stretto intaglio con due bolli rossi
ai lati e raggiungere il primo ancoraggio per le calate (clessidra
con cordini). Ci si cala per circa 15 Mt. e si raggiunge un'altra
clessidra con cordini e moschettone. Si scende ad una forcella con
una doppia di 25 Mt. verso la Cima Pradidali. Da qui un'altra doppia
di 30 Mt. (oppure II-III) su un cordone puntando al canale che si
forma con la Cima Canali. Scendere nel canale seguendo i bolli rossi
fino ad un altro salto roccioso. Ancoraggio sulla sinistra (viso a
valle) e calata da 25 Mt. oppure (II-III). Seguendo sempre i bolli
rossi si continua a perdere quota nel canale (alcuni passi di II)
fino a giungere alla base della parete. Per il sentiero di
avvicinamento si ritorna al rifugio Pradidali.
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