Ho scritto qui alcuni consigli che spero
aiutino soprattutto i neofiti a muovere i primi passi in varie
tecniche decorative: se avete dubbi, domande, o volete a vostra
volta contribuire con precisazioni o nuove tecniche da
pubblicare,
contattatemi!
Premessa:
tutto o quasi il materiale descritto viene venduto nei colorifici o nei
negozi di Belle Arti. Se non doveste riuscire a trovare qualcosa,
scrivetemi e vi consiglier (solo per coloro che abitano a Milano e
dintorni)
>
Cernit <
>
Decopatch <
>
Decoupage <
>
Decoupage 3D
<
>
Pasta salata <
>
Pittura su
tessuto <
>
Pittura su
vetro <
>
Punto croce <
>
Pirografia <
>
Stencil <
>
Teoria dei
colori <
> Decopatch <
Questa tecnica si ispira al classico decoupage,
ma riproposto in maniera assai pi semplice ed abbordabile. E' anche
piuttosto divertente, e pu essere proposto a bambini dagli 8 anni in su
(bardateli per con guanti di plastica e grembiuli, la colla usata sporca
parecchio!).
COSA OCCORRE
colla - vernice Decopatch (disponibile in
diversi formati)
carta Decopatch (assomiglia alla carta
velina, ma molto pi resistente)
pennello a punta piatta
guanti, grembiule e giornali vecchi per
non sporcare
l'oggetto da rivestire (che pu essere di
legno, metallo, plastica...)
COME SI FA
Avete notato che non ho parlato di forbici?
Infatti non si usano! Si strappano i lembi di carta con le mani, si passa
uno strato di colla-vernice sull'oggetto, si appoggia il pezzo di carta
strappato e lo si ripassa con la colla-vernice in modo da farlo aderire bene
alla superficie. Si continua cos, sovrapponendo leggermente i pezzi di
carta tra loro, fino a completare tutto il rivestimento. Finito! L'effetto
finale davvero bello, se si desidera una volta asciutto l'oggetto si pu
ripassare con una mano di vernice trasparente, ma facoltativo.
SUGGERIMENTI
Ve l'ho gi detto che la vernice sporca da
matti? Ve lo ridico! Anche se a base d'acqua, se malauguratamente vi
sporcate l'abito sar difficile riuscire a recuperarlo!
Non strappate pezzi di carta troppo grossi,
altrimenti rischiate di incollarli male al supporto, e di creare brutte
bolle d'aria o pieghe. Pezzi piccoli poi sono necessari per le parti tonde o
con angoli dell'oggetto da decorare.
Il colore di fondo dell'oggetto basilare per
la buona riuscita del decoro: un colore scuro non farebbe risaltare i
bellissimi disegni (e ce ne sono davvero tanti) della carta, che una volta
applicata risulta comunque leggermente trasparente. Come base meglio il
colore naturale del legno o un colore chiaro uniforme, eventualmente
dipingete l'oggetto con colori acrilici prima di procedere.
Un sito dove trovate ulteriori informazioni,
idee di decoro ed immagini chiare di spiegazione della tecnica il
seguente: www.decopatch.com/
> Stencil <
E' una tecnica di decorazione per pareti e per oggetti,
di origine inglese, che utilizza mascherine in acetato o materiale
plastico, in modo da ripetere un soggetto in maniera regolare.
COSA OCCORRE
Per iniziare a
decorare una parete con la tecnica dello stencil, occorrono:
colori
acrilici in varie tonalit, che non vanno diluiti con acqua ma
utilizzati puri in piccole quantit (vedi
Teoria
dei colori)
pennelli da
stencil a setole corte e rigide
mascherine
in acetato o carta di Manila con il soggetto prescelto
piattini di
carta
fogli di
carta puliti
spugne
inumidite per ripulire le mascherine
scotch di
carta per fissare al muro le mascherine
stracci per
ripulire i pennelli
COME SI FA
applicare la
mascherina nella posizione desiderata con qualche pezzetto di scotch
di carta
versare una
piccola quantit di colore acrilico della tinta desiderata in un
piattino (si comincia dai colori chiari)
con il
pennello da stencil, picchiettare sul colore preparato ed effettuare dei
movimenti rotatori decisi su un foglio di carta pulito, per togliere
l'eccesso di colore e per prendere la mano sul movimento tipico dello
stencil - il pennello deve rimanere perpendicolare alla superficie
con lo
stesso movimento, cominciare a dipingere sul muro all'interno degli
spazi pretagliati della mascherina, partendo dall'esterno verso
l'interno del soggetto
continuare
per tutte le parti di quel colore prima di passare ad altra tonalit
(con due o tre pennelli non avrete bisogno di pulirli in
continuazione)
terminato
di applicare il colore sul primo soggetto, staccare delicatamente la
mascherina dal muro, passarvi la spugna inumidita per ripulirla, ed
applicarla nella nuova posizione
continuare
a piacere fino al termine della serie
SUGGERIMENTI
Il
segreto prendere confidenza con il movimento rotatorio da imprimere al
pennello; con un po' d'esperienza, imparerete ad ottenere sfumature che
diano l'impressione del volume dei soggetti dipinti. Non dimenticate
inoltre di mantenere pulita la zona di lavoro, attrezzi compresi: gli
sbaffi di colore sul muro si possono togliere con una spugnetta inumidita,
ma inevitabilmente asporterete anche un po' del colore di fondo della
parete, quindi fate attenzione!
Una
volta diventati abili, possibile costruirsi le proprie mascherine
intagliando soggetti in un foglio di acetato con un cutter affilato,
avendo l'accortezza di lasciare, tra una zona e l'altra da riempire di
colore, dei "ponti" per tenere unite le parti.
torna
al sommario
> Decoupage 3D <
Ho provato questa variante del decoupage
tradizionale e vi propongo la MIA tecnica (infatti ci sono diversi modi
di intenderla, che prevedono anche l'utilizzo di silicone o gomme
particolari).
MATERIALE
carta da decoupage molto sottile,
meglio i tovaglioli che useremo nel solo velo superiore (quello
decorato)
colla per tovaglioli
vernice di finitura da decoupage
forbici e taglierino
pasta per modellare di tipo SOFT
( bianca e soffice, va lavorata pochissimo)
mattarellino o bicchiere di
plastica per stendere la pasta
tempere o acquerelli
pennelli
spatolina
COME SI FA
stendere un po' di pasta da
modellare su un piano da cui sia poi facile staccarla, in uno
spessore di circa 3/4 millimetri (pi sottile pi si "imbarca"
quando asciuga)
spargere un po' di colla da
tovagliolo sulla pasta stesa
applicare i ritagli di tovagliolo
con i motivi scelti (ritagliati lasciando un bordo oltre il
disegno, verranno rifiniti dopo), aiutandosi con il pennello per
far aderire bene il motivo sulla pasta
ricoprire con un velo di colla
tutto il motivo
lasciare asciugare un poco (i
caloriferi sono l'ideale)
staccare delicatamente la pasta
dal supporto con la spatolina, e modellarla con le mani o con
piccoli attrezzi non appuntiti a seconda del motivo scelto (se,
per esempio, si scelgono foglie, premere con una stecca lungo la
venatura centrale e lungo le venature oblique, alzando i margini
in qualche punto)
lasciare asciugare completamente
ritagliare lungo i bordi de
motivo con le forbici e il taglierino
passare un velo di colore lungo i
bordi rimasti bianchi del motivo, per dare pi verosimiglianza
(per le foglie va bene una tonalit verde scuro, per altri
motivi basatevi sul colore principale, meglio comunque se scuro)
lasciare asciugare
verniciare con la vernice di
finitura de decoupage
lasciare asciugare
incollare i motivi con colla di
tipo epossidico (ad esempio Attak) sull'oggetto da decorare
SUGGERIMENTI
Fate delle prove con motivi
semplici per prendere la mano su come "muoverli" per dare loro
l'effetto 3D. Carte pi pesanti del tovagliolo possono formare
grinze, anche belle se l'oggetto deve avere un aspetto "vissuto"
e se dosate con cura.
La pasta da modellare la
trovate in commercio nei negozi di hobbystica; io personalmente
la ordino via Internet dal catalogo
www.opitec.it .
torna
al sommario
> Teoria dei colori <
Non occorre
acquistare kit completi (e costosissimi) di colori, a tempera, ad olio o
acrilici che siano. Vi basti sapere che si possono ottenere infinite
sfumature con questi tre colori di base, detti colori PRIMARI:
ROSSO
MAGENTA
BLU DI
PRUSSIA
GIALLO CADMIO
Pi, per
schiarire e scurire, il bianco e il nero. Attenzione per: poich il
nero contiene in realt tutti e tre i colori primari, se mescolato ad
altre tinte tende ad accentuare il colore primario presente nella tinta da
scurire. Vale a dire, giallo + nero = verde, rosso + nero = marrone. Il
bianco invece tende ad opacizzare le tinte; meglio utilizzare il giallo,
ma solo nei casi in cui il colore da schiarire non ne contenga gi in
abbondanza.
Mescolando tra loro i colori
primari, si ottengono i colori SECONDARI, e cio:
ROSSO + BLU
= VIOLA
ROSSO +
GIALLO = ARANCIONE
BLU + GIALLO
= VERDE
I cosiddetti
colori COMPLEMENTARI sono quelle coppie di colori formate da un colore
SECONDARIO + il colore che rimane dei PRIMARI:
VIOLA (ROSSO
+ BLU) -> colore complementare GIALLO
ARANCIONE
(ROSSO + GIALLO) -> colore complementare BLU
VERDE (BLU +
GIALLO) -> colore complementare ROSSO
Consiglio: il color carne invece si ottiene
miscelando rosso, nero e giallo, pi un tocco di bianco. Poich un
colore abbastanza difficile da azzeccare, consigliabile comprarlo gi
in tubetto.
L'occhio umano
tende a compensare la presenza di colori nell'ambiente che lo circonda,
cio per esempio in un ambiente con troppo rosso ricerca il verde
che ne il colore complementare: per creare quindi ambienti in armonia
cromatica occorre tenerne conto.
torna
al sommario
> Cernit <
E' il nome di una pasta da modellare
a base plastica (PVC),
simile al Pongo ma che indurisce con la cottura con cui assume un
aspetto ceramico, dai colori brillanti e vividi che si mantengono nel
tempo. E' disponibile in panetti di vari colori mescolabili tra loro
(vedi Teoria dei colori).
Una volta indurito, si pu verniciare, ritagliare, limare, incollare ad
altri pezzi.
COME SI FA
Conviene iniziare da forme semplici e piccole, tipo
frutti o fiori:
togliere il panetto dall'involucro e
prelevarne un piccolo pezzo
scaldare il pezzo di Cernit tra le mani
per qualche momento, per aumentare la malleabilit
dare la forma desiderata, servendosi
anche di piccoli utensili come stuzzicadenti, matterelli per ravioli,
stecche per la creta, stampini da biscotti
per aggiungere un pezzetto di altro
colore a quanto gi creato, scaldare leggermente le parti da unire con
le dita e premerle insieme, passando poi con le dita sulle giunture in
modo da farle aderire bene
disporre l'oggetto su della carta da
forno o direttamente sulla teglia da forno, e cuocere a circa 100 - 120
gradi per alcuni minuti
lasciare raffreddare a temperatura
ambiente
verniciare eventualmente con una mano di
vernice a spruzzo lucida o satinata
SUGGERIMENTI
Il Cernit facile e divertente, ma non
atossico come la pasta salata, quindi non fatelo utilizzare ai bambini
piccoli. In compenso, le vostre creazioni non rischieranno di sfaldarsi
col tempo, ma dureranno inalterate per lunghissimo tempo...
EFFETTI DI COLORE: i colori tendono a scurire con la
cottura, quindi tenetene conto quando create sfumature. Mescolando
colori anche contrastanti tra loro in maniera parziale e non omogenea,
si ottengono striature marmoree di bell'effetto. E' possibile anche
sfumare due o pi colori, con una tecnica che descrive molto bene Sue
Heaser nel suo libro "Come modellare e lavorare il Cernit".
CONSIGLI VARI: nel Cernit lavorato con le
mani rimangono le impronte digitali in lievissimo rilievo. Se non
desiderate che la cosa accada, dopo aver dato la forma al vostro
pezzetto di Cernit, passatelo con un dito inumidito in un po' d'acqua, e
cercate di lisciare cos la superficie.
Tenete comunque conto che questo materiale,
una volta cotto, si pu tagliare e limare, e questo pu tornare utile
per rimediare a qualche piccolo disastro.
I piccoli oggetti in Cernit possono essere
incollati ad altri supporti (per esempio, coperchi di vasi per conserva,
cornici, scatoline) utilizzando una colla tipo Attak o una colla
epossidica a due componenti, da preparare al momento in piccole
quantit.
FINITURA: ovviamente dipende dall'oggetto,
ma all'occorrenza il Cernit pu essere scartavetrato con una carta
vetrata a grana fine, bagnandola mentre si procede per non far aderire
la polvere, prodotta dallo sfregamento, alla carta vetrata, che
perderebbe cos efficacia.
L'ultimo passaggio pu essere la
lucidatura, ottenuta sfregando il pezzo finito e scartavetrato con un
panno morbido (insistendo molto) o con una vernice trasparente e lucida
all'acqua (quelle a base di solventi non vanno bene, perch non si
asciugano mai del tutto sul Cernit restando oleose).
COTTURA: fate delle prove con palline di
Cernit di varie dimensioni, se non siete sicuri delle prestazioni del
vostro forno. Pezzi piccoli richiedono pochi minuti di cottura, pezzi
grandi qualche minuto in pi, ma non esagerate n con la temperatura n
con il tempo di permanenza nel forno: correte il rischio di
rigonfiamenti o spaccature. Ricorrete al trucco della pallina di
stagnola come anima di una pallina di Cernit di grandi dimensioni:
alleggerirete il vostro lavoro e cuocer in minor tempo.
CONSERVAZIONE: il Cernit non utilizzato si conserva a temperatura ambiente
o in frigorifero, meglio se in una scatola di latta (alcuni tipi di
plastica infatti possono "legarsi" con la componente plastica del
Cernit, rovinandolo).
Non teme l'acqua e l'oggetto finito pu
essere pulito con un panno umido.
torna al sommario
> Pasta salata <
La pasta salata ha avuto un grande boom
negli ultimi anni, rivelandosi uno dei passatempi preferiti per facilit
d'esecuzione, reperibilit dell'occorrente e, perch no, per
economicit. Si tratta di un miscuglio di sale, farina e acqua, che crea
una sostanza modellabile da far asciugare in un forno.
COSA OCCORRE
una tazza di farina tipo "0"
una tazza di sale fino
mezza tazza di acqua a temperatura
ambiente (utilizzando la stessa tazza per le dosi di farina, sale e
acqua)
colla in polvere da tappezziere per
rendere pi duraturo l'oggetto da creare (facoltativo)
forme per biscotti, stuzzicadenti,
stecche per la creta, coltellini, colini, spremi-aglio per effetti
particolari (descritti oltre)
ciotola d'acqua pulita per inumidire i
vari pezzi da assemblare
vernice idrorepellente per finitura
finale
COME SI FA
Innanzitutto occorre mescolare la farina,
il sale fino ed eventualmente un cucchiaino di colla da tappezziere in
polvere a secco in una ciotola, quindi aggiungere gradatamente l'acqua
mescolando, fino a raggiungere una consistenza ben amalgamata, non
appiccicosa ed elastica. A questo punto, servendovi di un piano di
lavoro pulito, cominciare dalle forme piccole (fiori, frutti, foglie)
utilizzando gli utensili sopra descritti, e quelli che vi suggerisce la
fantasia, per creare effetti particolari. Per unire pi parti, inumidire
le giunture e premerle leggermente tra loro.
Una volta modellato il vostro oggetto,
appoggiarlo sulla teglia da forno rivestita di carta stagnola, e
metterlo ad asciugare nel forno a max 50 gradi, possibilmente (se il
pezzo di grandi dimensioni) con lo sportello appena aperto. Non si
tratta di una vera cottura infatti, la pasta salata deve asciugare
perfettamente a bassa temperatura, per questo, dopo la parziale
asciugatura del pezzo che poggia sulla teglia, conviene toglierlo ed
appoggiarlo sulla grata del forno (il forno ad aria ventilata si rivela
essere il pi adatto allo scopo).
Dopo l'asciugatura, l'oggetto indurito e pu
essere colorato con colori a tempera o acquarelli (vedi
Teoria dei colori). Una mano finale di
vernice trasparente ed idrorepellente, lucida o satinata che vogliate,
indispensabile. Poich il sale contenuto nella asta salata tende a
trattenere molta umidit, vi consiglio di non sistemare oggetti in pasta
salata in luoghi umidi, e di spolverarli con un panno asciutto.
SUGGERIMENTI
La pasta salata un materiale "povero",
indicato anche per i bambini in et prescolare nella versione neutra.
Infatti, la pasta salata pu anche essere colorata gi nell'impasto, con
pigmenti naturali (pensate al caff d'orzo, allo zafferano, ai coloranti
per alimenti che si trovano nei supermercati...), oppure con un piccolo
schizzo di tempera pura (converr correggere l'impasto con un'aggiunta
di farina per ristabilire la giusta consistenza).
L'effetto della pasta salata colorata gi
nell'impasto risulter pi morbido e naturale, rispetto alla coloritura
a pezzo finito, anche se meno vivace.
Macinare molto finemente il sale prima di
utilizzarlo, permetter di ottenere una pasta dalla grana fine, indicata
per quei lavori che richiedono particolari ben definiti, come fiori
elaborati o visi di bambole.
Conservate in frigorifero la pasta non
utilizzata, ma sappiate che questo ne altera un pochino la composizione,
rendendola pi appiccicosa; sempre meglio preparare di volta in volta
il quantitativo necessario.
Per effetti particolari, provate questi
suggerimenti:
effetto rete -> premere la pasta salata
con la grata di un colino o con del tessuto a trama larga
effetto capelli -> spremere una piccola
quantit di pasta in uno spremiaglio, ed unire i fili cos ottenuti per
esempio ad una testa, o come criniera e coda di un cavallo
effetto venature di foglia -> premere una
vera foglia con un matterello, dalla parte posteriore dove le venature
sono in rilievo, su di un pezzo di pasta salata
effetto "buccia d'ananas" -> premere
delicatamente una grattugia sulla pasta salata
effetto frutta -> un chiodo di garofano
spinto in una piccola sfera simula la parte inferiore dei frutti come le
mele e le pere, un pezzetto di ramo infilato dall'altra parte simula il
picciolo
effetto rosa -> formare un rotolino di
pasta cilindrico, da appiattire con il matterello, quindi avvolgere la
striscia ottenuta su s stessa, facendola rotolare cominciando da
un'estremit
Una delle composizioni tipiche di
pasta salata la ghirlanda, che si ottiene modellando due o tre rotoli
cilindrici da avvolgere uno attorno all'altro o da intrecciare proprio
come fosse una traccia. Poi si uniscono l'estremit formando un cerchio,
ed inumidendo le giuntura, che verr mascherata da piccoli fiori o
frutti.
I piccoli oggetti in pasta salata possono
essere incollati ad altri supporti (per esempio, coperchi di vasi per
conserva, cornici, scatoline) utilizzando la colla a caldo (disponibile
in commercio in piccoli candelotti, da "sparare" con l'apposita pistola
che funziona a corrente elettrica).
Un ultimo accorgimento: lavorare a mani nude la pasta
salata le rende piuttosto aride ( l'effetto del sale). Tenete a
disposizione una crema nutriente per le mani, da spalmare generosamente
dopo averle lavate accuratamente ed asciugate a fine lavoro.
torna al sommario
> Punto croce <
Il punto croce una delle tecniche di
ricamo che si presta a decorare qualsiasi oggetto, vista la possibilit
di ritagliare ed incollare la tela su cui viene eseguito. Si tratta di
un sistema di piccole croci regolari, eseguite su tessuti dalla trama
regolare che ne facilitano l'esecuzione, con matassine di filati di vari
colori.
Esistono in commercio centinaia di bei
testi che sono adatti anche ai principianti; vi consiglio di acquistarne
uno che mostri, con immagini chiare, la tecnica di base per eseguire le
crocette. Qui mi limiter a dare qualche informazione pratica.
COSA OCCORRE
tela tipo Aida a 10, 22 o 44 fori
(venduta anche in rotoli di bordura con smerli colorati, pi sono i fori
e pi il ricamo verr piccolo e prezioso), o lino da ricamo, o
addirittura iuta
matassine di cotone Moulin in vari
colori
schemi con spiegazioni (reperibili anche
su riviste specializzate)
aghi da ricamo (con punta stondata)
telai per le creazioni pi impegnative
(si pu comunque tenere la tela in mano durante il lavoro)
SUGGERIMENTI
Un buon lavoro di punto croce si vede,
oltre che dal verso diritto, con punti regolari e con l'incrocio sempre
eseguito nello stesso verso (andata e ritorno),anche dal rovescio;
infatti, le persone pi esperte riescono ad ottenere una sequenza
perfetta di piccoli tratti sul retro, senza fili penzolanti o peggio
nodi per fermare i fili.
E' un lavoro che richiede pazienza e
costanza; lavorare in un ambiente tranquillo e ben illuminato alla
base della buona riuscita delle vostre opere.
torna al sommario
> Decoupage <
La tecnica del decoupage (dal
francese dcouper, che significa
ritagliare) consiste nel decorare oggetti con ritagli di immagini da
riviste, giornali, album. Quando dico genericamente "oggetti", intendo
una gamma vastissima, difatti si pu decorare con il decoupage legno,
cartone, terracotta, metallo, plastica, cera per candele, porcellana,
vetro...
COSA OCCORRE
riviste o giornali con immagini da
ritagliare (per i pi raffinati esistono in commercio carte da
decoupage, con soggetti bel delineati e con la giusta porosit; l'unico
inconveniente che sono abbastanza costose)
forbici
| |