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Un antidepressivo può aiutare i malati di leucemia linfoide cronica

alle 04:49 da Marina Morelli | Categorie: angolo del farmacista

spacer Fino a questo momento si può dire che sono stati colpi di fortuna come ad esempio capire che la vasodilatazione indotta dal sildenafil, pericolosa nei cardiopatici per i quali il farmaco era stato inizialmente pensato, poteva essere provvidenziale in chi aveva disturbi di erezione.

O capire che ad esempio l’effetto collaterale più pericoloso dell’aspirina, cioè la capacità di favorire i sanguinamenti, ostacolando l’aggregazione delle piastrine, poteva diventare preziosa quando l’obiettivo è evitare la formazione di trombi nei vasi sanguigni.

Fino a pochi giorni fa che si è scoperto che la ‘tranilcipromina’ (TCP), famoso antidepressivo sembra essere efficace nel trattamento della forma più comune di leucemia mieloide acuta. A scoprirlo è stato un gruppo di ricercatori dell’Institute of Cancer Research di Londra in uno studio pubblicato sulla rivista Nature Medicine.

Non è la prima volta che un antidepressivo si è rivelato efficace contro la leucemia. Il retinoide noto come all-trans retinoico (ATRA), derivato della vitamina A, è stato già utilizzato con successo nella cura di un raro sottotipo di leucemia mieloide acuta. “I retinoidi- ha spiegato Arthur Zelent, autore principale dello studio – hanno già trasformato un tipo raro di leucemia mortale in una malattia curabile. Ora abbiamo trovato un modo per sfruttare questi potenti farmaci per il trattamento di tipologie molto più comuni di leucemia.

Fino a ora, è stato un mistero il motivo che non permetteva alle altre forme di AML di non rispondere a questo farmaco. Il nostro studio ha dimostrato che si trattava di un blocco molecolare che può essere invertito attraverso il ricorso a un secondo farmaco già comunemente utilizzato come antidepressivo. Pensiamo che la nostra sia una strategia molto promettente con benefici potenziali enormi per i pazienti”.

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Argomenti: cardiopatici, farmaco, leucemia linfoide cronica, piastrine, sildenafil, tranilcipromina, vasi sanguigni | Lascia un commento
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Per quanto tempo conservate gli alimenti in frigo?

alle 10:03 da Marina Morelli | Categorie: Salute e Benessere

spacer Date una occhiata ai cibi e alle bevande conservate in frigorifero. Da quanto tempo sono rimasti lì?

Molte persone lasciano una varietà di cibi e di bevande per mesi nel frigorifero senza preoccuparsi della loro giusta conservazione. Non basta pensare che il freddo del frigorifero rallenta la crescita dei batteri, è anche importante controllare periodicamente da quanto tempo gli alimenti sono conservati nel frigo.

Ogni prodotto alimentare ha il suo periodo di stoccaggio nel frigo. Ecco quali sono:

Verdure:
Verdure come cavolo, cavolfiore, sedano, fagiolini, lattuga di solito si possono contenere fino a una settmana. Asparagi, spinaci e broccoli possono durare da tre a cinque giorni. I funghi da uno a due giorni. Tuttavia è sempre importante notare la condizione fisica degli ortaggi prima della cottura. Buttateli se il colore comincia a cambiare o le foglie ad appassire.

Frutta:
Mirtilli, lamponi, more, ciliegie cominciano a decomporsi dopo tre giorni. Uve e meloni possono durare una settimana. Arance, mele e limoni vanno da due a cinque settimane in base alla scadenza.

Carne:
La carne in genere non dura più di due giorni nel frigorifero. La tolleranza va da 3 a 5 giorni solo per le carni trasformate come la bistecca, il prosciutto o il rostbeef. La carne in cattive condizioni con batteri può infettare anche gli alimenti vicini.

Formaggio:
Non abituatevi a conservare il formaggio troppo a lungo. Buttatelo via se supera i 7 giorni. Tuttavia i formaggi a pasta dura come il cheddar o lo svizzero di solito possono durare più a lungo da tre a quattro settimane dopo che la confezione è stata aperta.

Burro e margarina:
Una confezione di burro aperta può durare da uno a tre mesi a seconda delle condizioni del prodotto. Mentre la margarina tende a durare più a lungo da tre a quattro settimane dopo che la confezione è stata aperta.

Altri prodotti:

Uova: 3-4 settimane
Yogurth 7-14 giorni
Succo di frutta 7 giorni
Avanzi di cibo 1-2 giorni.

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Argomenti: batteri, carne, conservare cibi in frigorifero, frigo, frigorifero, stoccaggio, succo, uova | Lascia un commento
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Allineare le palpebre con l’iPhone

alle 08:39 da Marina Morelli | Categorie: Studi e Ricerche

spacer Avete presente la classica livella usata dai muratori per vedere se un muro è diritto? Ecco su questo concetto il dottor Paolo Mezzana, chirurgo plastico ed estetico di Roma ha concepito la sua idea. Ha ideato un programma per iPhone che funziona proprio come una livella capace di valutare in un intervento di oculoplastica la posizione del legamento cantale laterale e confermare se l’operazione è stata eseguita correttamente.

L’invenzione è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista americana Plastic Reconstructive Surgery Journal. Se il medico ha riposizionato la palpebra alla stessa altezza dell’altra, la barra sullo schermo dell’iPhone diventa verde e l’intervento è terminato. Diversamente bisognerà ripetere la procedura.

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Argomenti: iphone, palpebra, paolo mezzana | Lascia un commento
mar  12
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Ecco come proteggere i capelli sfibrati

alle 09:43 da Marina Morelli | Categorie: Cosmesi e Bellezza

spacer Troppo freddo, vento, inquinamento, aria viziata dei termosifoni sono i nemici dei capelli. I capelli si indeboliscono e le squame di cui è composto il fusto si aprono. Il freddo, potente vasocostrittore, riduce l’apporto di ossigeno e di sostanze nutritive al cuoio capelluto e quindi al bulbo. I bruschi cambiamenti di temperatura, tra l’esterno gelido e gli interni riscaldati, tendono a squilibrare il ph della cute, mentre l’umidità ‘gonfia’ le squame dei capelli rendendoli crespi, elettrici, indomabili.

I rimedi?

- Usate shampoo “dolci” a base di estratti vegetali come l’olio di argan
- Il phon usatelo tenendolo sempre a 15 cm d distanza e a temperatura moderata
- Non dimenticate mai una corretta alimentazione
- Se necessario usate anche integratori a base di lisina, arginina, metionina, da usare sotto controllo medico
- Fate impacchi a base di semi di lino, ceramidi o olio di mandorle tiepido
- Indossate sempre un cappello se fuori è umido o piove o se c’è molto smog
- Usate uno shampoo idratante e/o nutriente arricchito di vitamine, proteine, estratti rimineralizzanti e oli vegetali nutrienti.
- Fate una maschera capillare una volta alla settimanaper reintegrare l’acqua e i nutrienti e rendere i capelli più resistenti alle aggressioni.

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Argomenti: capelli, crespi, indomabili, vapore | Lascia un commento
mar  12
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Immagini di cibi deliziosi causano fame

alle 11:03 da Marina Morelli | Categorie: Studi e Ricerche

spacer Le immagini di cibi deliziosi possono facilmente provocare desiderio di cibo e stimolazione dell’appetito. Un team di ricercatori del Max Planck Institute è riuscita a dimostrare che la visualizzazione di cibi golosi alla fine di un pasto stimola l’ormone grelina.

La grelina è una piccola proteina composta da solo 28 amminoacidi, viene prodotta e secreta nello stomaco, ma ha molte azioni regolatrici nel cervello e nei tessuti periferici. Una delle sue importanti funzioni è proprio il controllo dell’introduzione di cibo, questo avviene aumentando la motilità gastrica che è fondamentale nella regolazione della fame. Dunque, per il solo fatto di far svuotare lo stomaco velocemente riesce ad interrompere la sazietà attivando la fame.

I risultati di questo studio hanno quindi dimostrato che il desiderio di cibo non è influenzato solo da un meccanismo fisiologico dovuto a un fabbisogno calorico ma anche da fattori ambientali.

Le pubblicità di prodotti alimentari o di programmi culinari con le foto dettagliate di alimenti in riviste o in televisione sono in questo caso accusati di contribuire al tasso di aumento del peso nelle comunità.

Il nostro cervello elabora stimoli visivi e inconsapevolmente innesca processi fisici che controllano la percezioni dell’appetito. Questo meccanismo può incoraggiarci a mangiare un pezzo di torta di formaggio mentre siamo pieni, ha detto Schussler Petra uno dei ricercatori al Times of India.

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Argomenti: cibi, cibi golosi, fame, max Planck Institute | Lascia un commento
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Gli incubi si curano con la prazosina

alle 10:48 da Marina Morelli | Categorie: Salute e Benessere

spacer Un farmaco contro gli incubi? Prazosina e la paura scompare! E’ un farmaco che si utilizza per regolare la pressione arteriosa ma studi recenti lo indicano come adatto anche per curare i disturbi post-traumatici da stress che causano spesso incubi.

Ad affermarlo un team di ricercatori americani della Mayo Clinic, in uno studio presentato nell’ambito del 20esimo Congresso Europeo di Psichiatria, in corso a Praga.

La ricerca ha esaminato 12 studi sulla prazosina ed ha riferito di episodi di ritorno di incubi e di traumi nei pazienti che avevano interrotto la somministrazione di prazosina. Questo farmaco sembra essere l’unica promessa di un certo rilievo scovata da un po’ di tempo a questa parte.

Per le persone che soffrono di PST, uno degli effetti più angoscianti è l’esperienza di incubi che possono avere effetti così gravi da determinare pensieri suicidi e l’abuso di alcol e di sostanze stupefacenti. Una possibile causa dei sintomi di questi fenomeni, come per esempio il sonno interrotto, è l’avvio di una iperstimolazione dei recettori chimici della norepinefrina nel sistema nervoso centrale.

L’idea è che gli agenti farmacologici come la prazosina possano riuscire a bloccare questi recettori, il che sarebbe l’ideale nel trattamento degli incubi.

Il Dottor Kung, il principale autore dello studio, ha inoltre affermato che questa revisione della letteratura apre la possibilità di ampliare l’uso della prazosina grazie anche ai pochi effetti collaterali di questo farmaco.

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