I cantieri della bassa velocità


"Caminante, no hay camino, se hace camino al andar" (Machado)

 

Il senso della poesia di Antonio Machado è alla base della filosofia del nostro lavoro: il cammino non esiste, il cammino si crea camminando.


Perciò lavoriamo sul territorio muovendoci a piedi e in bicicletta:

  • analizziamo con attenzione l'area in cui operiamo, prima con sofisticati sistemi informativi geografici, poi con l'osservazione diretta sul campo;

  • coordiniamo il nostro lavoro con chi vive e lavora sul territorio (Enti locali, Associazioni, singoli appassionati), da cui raccogliamo preziose informazioni;

  • localizziamo e georeferenziamo i principali punti d'interesse storico, artistico, religioso, turistico, e le strutture di accoglienza;

  • rileviamo con GPS e verifichiamo passo dopo passo gli itinerari che dobbiamo valorizzare;

  • inseriamo tutte le informazioni geografiche nel nostro Web-GIS GeoRouter, in grado di costruire itinerari personalizzati, che mettano in connessione i punti d'interesse e le strutture di accoglienza, e di scaricare dal web contenuti multimediali (mappe, road book, guide da stampare, tracce GPS, file audio e video);

  • organizziamo viaggi-evento lungo gli itinerari che abbiamo rilevato, raccontati in diretta tramite il web, i social network, la stampa;

  • promuoviamo i percorsi tramite la community del sito www.movimentolento.it, la nostra newsletter, i social network, affinché il cammino venga percorso, e quindi, per dirla con Machado, esista.

Grazie a una tecnica di rilievo modulare, possiamo lavorare in periodi diversi, in funzione del budget e del tempo a disposizione. Si può quindi partire da un progetto pilota (ad esempio una rete di qualche decina di chilometri), e ampliarlo successivamente, magari collaborando con la Comunità e gli stakeholders locali. Il loro contributo è infatti determinante per dare concretezza a progetti che altrimenti rischiano di rimanere sulla carta, e quindi è per noi importante presentare e comunicare correttamente agli abitanti delle zone interessate le caratteristiche del lavoro svolto e l'impatto positivo che questo può avere.

Ci piace parlare di un "Cantiere della Bassa Velocità", una "grande opera" da costruire con anni di lavoro, ma che rispetto ad altre grandi opere non comporti alcun impatto negativo sull'ambiente naturale, e anzi contribuisca allo sviluppo sociale, culturale, economico della Comunità.

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