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IL
CONTE DI CAGLIOSTRO
E’ il 1743 quando, in una Palermo affollata
e sporca, nasce Giuseppe Balsamo, figlio di un
piccolo mercante dalla vita breve. Dopo la morte
del padre, vive con gli zii materni, ma presto
comincia a farsi notare per una pericolosa irrequietezza,
che gli farà commettere piccoli reati,
truffe e liti. A modo suo è un capo, bravo
nelle falsificazioni e nella chimica. Un animo
ribelle che negli anni conoscerà più
di un carcere e verrà rinchiuso a Roma
a Castel Sant'Angelo, alla Bastiglia di Parigi,
a Londra, a San Leo e a Palazzo Marchesi a Palermo.
A 23 anni è costretto a fuggire da Palermo
in direzione di Messina.
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La
sera del suo arrivo fa una conoscenza che non
dimenticherà mai: uno strano personaggio,
dalla grande barba e dalle molte nazionalità,
che dice di conoscere il segreto della pietra
filosofale.
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OAK
ISLAND IL POZZO DEL TESORO
Oak Island, letteralmente "l'isola della quercia",
è una piccola isola situata nel Canada orientale.
Tutto ha inizio nel 1795, quando il giovane Daniel
McGinnis, mentre passeggiava tranquillo, venne incuriosito
da una depressione del terreno situata vicino a
una vecchia quercia, tra i rami della quale spiccava
un palanco, cioè una sorta di carrucola,
simile a quella usata sulle navi.
Il giorno dopo Daniel, in compagnia di due amici
che erano al corrente delle leggende locali su pirati
e tesori nascosti, iniziarono gli scavi. |
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Nacque
così la leggenda di Oak Island. Quel pozzo,
si sarebbe chiamato per sempre "Money Pit",
cioè il pozzo del denaro.
Agli inizi del 1800, un'impresa privata, la Onslow
Company, dando credito alle voci su un tesoro nascosto,
riprese gli scavi. Furono trovati anche strati di
carbone e di argilla ma, soprattutto, fibre di cocco
che, sicuramente, arrivavano da terre molto lontane,
perché in Canada la palma da cocco non cresce.
CONTINUA...
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I
LIBRI DI THOT LO SCRITTO DEGLI DEI
Considerato l'inventore della scrittura e il custode
dei segreti dei movimenti del cielo, secondo l'antica
tradizione Egizia a Thot venivano attribuiti vari
appellativi tra cui il più famoso è
"Thot, Tre Volte Grande", da cui deriva
il nome in greco del dio stesso, Ermete Trismegisto.
Figlio di Ra, di cui era anche consigliere, era
il dio della Luna, della sapienza, della scrittura,
della magia, della misura del tempo e della matematica
e geometria. Gli Egizi, che lo raffiguravano con
la testa di Ibis, il cui becco somiglia a una
Luna crescente, gli attribuivano anche l'invenzione
del calendario di 365 giorni.
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Il
mistero che lo circonda è dovuto, soprattutto,
ai libri che avrebbe scritto e nascosto.
CONTINUA...
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IL
PRINCIPE DI SANSEVERO
E’ il 30 gennaio del 1710 quando nasce Raimondo
di Sangro, rampollo di una famiglia che si vanta
di discendere addirittura da Carlo Magno, fondatore
del Sacro Romano Impero. Orfano di madre ad appena
un anno ed abbandonato dal padre che prende la strada
del convento senza curarsi troppo di lui, il giovane
Principe cresce con i nonni, prima di partire per
Roma alla volta di un collegio di Gesuiti. Torna
a Napoli, ormai una delle grandi capitali d'Europa,
a vent'anni, dopo aver dato prova di una spiccata
intelligenza come di uno spirito indomabile.
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E non passa molto tempo che comincia
a far parlare di sé. Raimondo di Sangro è
colto, amante dell'arte, gran mecenate e personaggio
di rilievo nella vita culturale napoletana.
Un personaggio pieno di estro, naturalista e filosofo,
appassionato di alchimia, di meccanica e delle scienze
in genere. Insomma, all'apparenza un perfetto intellettuale
illuminista. CONTINUA...
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CHUPACABRA
Sulla scia del tormentone della “mutilazione
del bestiame” di qualche tempo fa, a metà
anni Novanta, si diffusero segnalazioni di una bestia
assetata di sangue — il chupacabras, (lett.
“succhiacapre”) — da Puerto Rico
al Messico fino a raggiungere, più tardi,
la Florida. Secondo il Cox News Service (aprile
1996), «la creatura è in parte un alieno
venuto dallo spazio, in parte un vampiro e in parte
un rettile, con lunghi artigli affilati, occhi sporgenti
e l’attitudine alla Dracula di succhiare il
sangue mordendo il collo». A Puerto Rico,
dove è nata la leggenda, «la creatura
ha scatenato una
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nevrosi
simile all’isteria».
Si diceva che attaccasse tacchini, capre, conigli,
cani, gatti, mucche e cavalli succhiandogli il sangue.
CONTINUA...
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LA
STORIA DI DRACULA E DEI VAMPIRI
Il vero nome, o meglio il soprannome, del Principe
della Valacchia non era, come erroneamente si pensa,
Dracula, adattato dal rumeno, bensì Draculea.
Di origine latina, questo soprannome gioca sull'ambiguità
del sostantivo DRAC, che significa dragone o diavolo,
mentre UL è un articolo determinativo, pari
al nostro "il"; EA significa "figlio
di", in quanto il soprannome della sua casata
gli derivava dal padre.
Ma qual’è la vera storia del principe
Vlad? L'8 febbraio del 1431, a Norimberga, l'imperatore
Sigismundo di Lussemburgo concesse il governo della
Valacchia a Vlad II, uno dei suoi più
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fedeli
e valorosi sostenitori. Per convalidare questa investitura,
l'imperatore diede al suo protetto un medaglione
dorato con inciso un drago: era questo, infatti,
il sigillo dei cavalieri dell'Ordine del Drago al
servizio di Sigismundo.
CONTINUA...
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Le
linee di Nazca
L’altopiano di Nazca fu sede della omonima
civiltà vissuta tra il II ed il VI secolo
d.C. Un popolo, quello di Nazca, che non conosceva
la scrittura. Situato nel Perù meridionale,
in una vasta zona desertica della pampa che si estende
per circa 50 chilometri, è un terreno comunque
molto fertile. Ai margini della zona in cui si trovano
le misteriose linee, il popolo di Nazca costruì
la città religiosa di Cahuachi.
Si trattava, in ogni caso, di una civilità
progredita, basti pensare che il sistema di acquedotti
della città è tuttora funzionante.
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Siamo
nel 1920, l'uomo si sta impossessando dei cieli.
Un piccolo aereo sorvola la piana di Nazca. E che
cosa scopre il pilota? L’altopiano di Nazca
fu sede della omonima civiltà vissuta tra
il II ed il VI secolo d.C. Un popolo, quello di
Nazca.
La civiltà di Nazca fiorì misteriosamente
per poi scomparire in modo altrettanto inspiegabile.
CONTINUA...
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La
combustione umana spontanea
Nella serata di domenica 1° luglio 1951 la
signora Mary Reeser, settantasette anni, si sentiva
particolarmente depressa e se ne stava sola accoccolata
sulla sua poltrona preferita concedendosi una
sigaretta. Verso le 21 la sua colf, signora Pansy
Carpenter, le aveva dato un veloce saluto di buonanotte
e si era ritirata nella sua cameretta. La Reeser
però le aveva detto di non avere sonno
e che si sarebbe goduta ancora un pò di
quella calda notte di St.
Petersburg, in Florida. Alle 5 del mattino la
signora Carpenter si era svegliata di soprassalto,
fortemente disturbata da un acre |
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odore
di fumo. Pensando alla pompa dell'acqua surriscaldata
- cosa che a volte succedeva - era scesa in garage
per disattivarla e quindi era tornata a dormire.
Ma alle 8 in punto si era di nuovo svegliata.
CONTINUA...
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Il
mistero della grande esplosione di Tunguska
II 30 giugno del 1908 gli abitanti di Nizhne-Karelinsk,
un piccolo villaggio nel cuore della Siberia,
spaventati e affascinati, videro una vivida striscia
bluastra solcare il cielo di nordovest a folle
velocità.
Quello che all'inizio era sembrato un solo punto
luminoso si era mantenuto tale per non più
di dieci minuti, poi si era spaccato in due. All'impatto
con la Terra la "cosa" aveva sollevato
una intensa e spessa coltre di fumo e detriti.
Qualche secondo ancora e c'erano state delle violente
detonazioni che avevano fatto tremare le case.
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Credendo
fosse arrivato il giorno del giudizio divino,
molti si erano gettati a terra in ginocchio, implorando
il perdono di Dio. A posteriori, si deve tutto
sommato riconoscere che non si trattò di
una reazione spropositata, dal momento che quella
gente terrorizzata aveva assistito alla più
grande catastrofe naturale CONTINUA...
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Il
manoscritto misterioso di Voynich
Era il 1912 quando un collezionista di libri
rari, Wilfred Voynich, saputo dell'esistenza
di un misterioso manoscritto venuto alla
luce in un antico baule conservato nella
scuola gesuitica di Mondragone a Frascati,
era riuscito ad accaparrarselo per un'ingente
somma.
Si trattava di un volume in ottavo, di circa
18 per 27 cm, composto di 204 pagine. In
origine ne aveva altre 28, ma erano andate
perdute. Era scritto in cifrato che a prima
vista si sarebbe detto la tradizionale,
consueta calligrafia medievale. Quasi tutte
le pagine erano come ricamate da lievi piccoli
dise |
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gni di corpi nudi femminili, diagrammi astronomici
e ogni genere e tipo di pianta a più
colori. Era il 1912 quando un collezionista
di libri rari, Wilfred Voynich, saputo dell'esistenza
di un misterioso manoscritto venuto alla
luce in un antico baule conservato nella
scuola gesuitica di Mondragone a Frascati,
era riuscito ad accaparrarselo CONTINUA...
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Il
delitto Basa: una voce dall'aldilà
La casistica segnala un vasto numero di eventi in
cui si racconta di un assassinato che torna dall'aldilà
per perseguitare il suo assassino. Ma certamente
uno dei casi più straordinari è quello
riguardante l'omicidio della fisioterapista filippina
Teresita Basa, accaduto a Chicago il 21 febbraio
del 1977. Verso le 8,30 di quel mattino, i vigili
del fuoco del dipartimento di Chicago sono chiamati
a intervenire per un principio di incendio ai piani
alti di un appartamento del North Side. Fatta irruzione
nell'alloggio contrassegnato col numero 15b, avanzando
attraverso un denso fumo nero, due vigili individuano
il principio dell'incendio nella camera da letto.
Un
materasso ai piedi del letto sta bruciando. Bastano
pochi minuti per spegnere il focolaio e far uscire
il fumo dalla finestra. Ma quando i due sollevano
il materasso per rimuoverlo, da sotto viene fuori
il corpo nudo di una donna, le gambe aperte, il
petto dilaniato dalla lama di un coltello da cucina.
CONTINUA...
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