"Lucca drento e Lucca fora"
Le mura di Lucca sono state interpretate, e sin dal sec. XVII, oltre che come baluardo difensivo eccezionale, anche come impareggiabile spettacolo.
Allonatanata l'idea di difesa, che per molto tempo è stata ben viva e presente, e inglobata come storia, fabula, figura della difesa dell'immaginario,
resta come oggetto dell'attenzione nel presente proprio la sola visione spettacolare.
Visione che è inseparabile dalla realtà eccezionale di una città, dei suoi monumenti, della trama urbanistica su cui essa s'intesse, della rete dei
percorsi che, proprio dalle mura si stacca segnando itinerari e mete all'interno di essa e insieme percorso di osservazione del meraviglioso paesaggio circostante.
D'altronde la funzione spettacolare delle mura sembra sia stata bene avvertita sin dai primi tempi, quando esse erano state appena costruite,
se agli inizi del XVII secolo si poteva scrivere:
Hanno nuovamente cinto la città di fortissime mura
con undici baluardi tutti terrapienati con i suoi fossi, in maniera che con molte carrozze in pari si passeggiava quelle cortine ripiene tutte
d'alberi per maggior fortezza con infinito diletto d'ogni tempo et mantengono la città loro molto ben munita di provvigioni di guerra e di vettovaglia,
sicchè può ella sostenere ogni grand'assalto per lo spazio di molti anni et merita certo di essere tenuta una delle inespugnabili fortezze d'Europa.
Già dunque in tempi non sospetti di estetismi contemporanei la parte spettacolare e ludica delle mura era spontaneamente rilevata e sottolineata,
con tempestività e sensibilità eccezionali, con quei tipici e illuminati riferimenti al passeggio delle carrozze, alle cortine ripiene tutte d'alberi,
all'infinito diletto di ogni tempo: segno che anche alla coscienza primosecentesca questo aspetto delle mura non appariva ne secondario ne trascurabile,
ma semmai degno di nota quanto la funzione difensiva.
Oggi, le mura di Lucca sono da considerare come una testimonianza storica che da sempre tende a diventare spettacolo, ed anche spettacolo tout court,
di cui la storia si muta quasi insensibilmente in spettacolo. Se si pensa che al tempo di Maria Luisa di Borbone le mura furono trasformate in giardino
aperto alla cittadinanza si comprende come questa vocazione allo spettacolo, alla fruibilità pubblica, fosse vissuta sin da allora dalla popolazione lucchese.
A questo si deve il rifiuto netto ad una ventilata demolizione, agli inizi del '900, da intendere come segno di una continuità di intenti che vedeva
ormai legate le mura, che avevano perduto ovviamente ogni funzione difensiva, all'immagine integra della città.
Dopo questa premessa, che è quasi un logo naturale, abbiamo suddiviso la provincia di Lucca in tre zone ben distinte e divise naturalmente dal territorio: la Piana di Lucca, la Garfagnana
e la Versilia.
Vista dall'alto in una ripresa aerea di Lucca, la città dona il fascino di una antica città tutta da scoprire.
La Lucchesia
racchiude nella sua valle un vasto territorio tutto da vedere, dai monti Pisani all'Altopiano delle Pizzorne
dal Monte di Quiesa fin quasi a Collodi.
Una vallata ridente e armoniosa alla quale si accede con l'autostrada Firenze-Mare dai caselli
di Lucca, Capannori o Altopascio, in treno alla
stazione di Lucca
dalla linea ferroviaria Firenze Viareggio, e in autobus con le autolinee Lazzi.
L'aeroporto di Lucca
dislocato in Tassignano con una pista di estensione utile di metri 910 per 18 in asfalto.
Aperto al traffico turistico e commerciale nazionale e comunitario con diversi servizi areoportuali tra cui Servizio Informazioni
Volo (AFIS), handling, rimessaggio e officina velivoli.
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Potrai visitare durante i giorni di festa il paese di Montecarlo di Lucca su un colle a est di Capannoni, circondato da mura dove ammirare un magnifico panorama di olivi, vigneti e castagni.
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Vivere la Garfagnana
Parlando della Garfagnana in senso turistico si indica, percorrendo a ritroso,
la vallata del fiume Serchio da Ponte a Moriano, ma per essere precisi esiste un distinguo storico
tra l'alta, media e bassa Garfagnana e la Media Valle del Serchio.
Castelnuovo, a 55 chilometri da Lucca è considerato da sempre il centro turistico
commerciale più importante della zona. Il paesaggio è incredibilmente bello in un susseguirsi di anse e di vallate lungo il fiume, ricchissimo
di mete turistiche, religiose e risorse naturali, tra tante ricordiamo la famosa Grotta del Vento che offre ore di meraviglioso escursionismo nelle viscere della montagna.
La Garfagnana si raggiunge da Lucca percorrendo la stada di fondovalle alla sinistra del fiume, addesso la percorribilità è ottima con la
realizzazione di nuove gallerie e ponti sul fiume Serchio, si raggiunge dalla versilia passando Da Seravezza poi imboccando la
galleria del Cipollaio, da Reggio
Emilia
verso Ligonchio poi il Passo di Pradarena per arrivare a Sillano oppure da Aulla in Lunigiana attraversando il passo dei Carpinelli per arrivare a
Piazza al Serchio, altro centro importante della Garfagnana.
Vivere la Versilia
Da Torre del Lago a Cinquale in chilometri di ottima spiaggia o nell'entroterra tra il parco naturale di Migliarino, nella valle di
Camaiore dove si mormora sia nata la lingua italiana e ancora le cave di marmo di Seravezza, la casa museo del grande Giacomo Puccini, le
pendici delle Apuane, la blasonata Forte dei Marmi meta di Vip e la
Viareggio famosa in tutto il mondo per il suo burlamaccesco carnevale.
Versilia una appendice mondana della Lucchesia ricca di turismo e di luoghi di ritrovo estivi e invernali, un pratico punto di arrivo è la
stazione ferroviaria di viareggio.
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