Mangiare, conoscere, imparare: "il mangiare bene" come sintesi della storia,
delle tradizioni e dei sapori del territorio.
Progettando "Il maialino di Giò" ho molto ragionato sul fatto che il cibo è una delle espressioni fondamentali di un paese: lo specchio della sua società, della sua cultura e dei suoi valori.
Personalmente, credo che il significato che cibo che consumiamo quotidianamente non sia solo circoscritto al soddisfacimento di un bisogno primario, ma può ambire a farci sviluppare una maggiore coscienza e conoscenza.
Quello che noi popolarmente definiamo "il mangiare bene" non deve solamente essere l'appagamento del palato, ma anche (e soprattutto) un modo per scoprire la storia e la tradizione dell'alimentazione italiana, incredibilmente ricca a livello regionale, territoriale e paesana.
Proporre salumi e prodotti alimentari non solo buoni e gustosi, ma anche ricchi di tradizione e di storia è per me uno dei valori fondamentali alla base de "Il maialino di Giò".
Del maiale non si butta via niente: "il mangiare bene" come atto di tutela di se stessi.
Certamente sapete che in Italia abbiamo un lunga tradizione nella produzione di salumi qualità, con ottime tecniche di allevamento e una filiera di produzione sana e sicura. Ma forse non tutti sapete che la carne con le migliori caratteristiche per produrre salumi di qualità è quella del suino pesante tipico della pianura padana.
Si tratta di un suino pesante sviluppato tradizionalmente in Italia che viene oggi allevato secondo la disciplinare del "Gran Suino Padano" che garantisce la provenienza completamente italiana degli animali e la tracciabilità e rintracciabilità di ogni singolo taglio di carne.
Ciò significa che le carni provenienti dagli allevamenti che aderiscono alla disciplinare del "Gran Suino Padano" e dai produttori del Consorzio Italiano "Carni Suine Garantite" offrono al consumatore la sicurezza di un prodotto di qualità, con ottimi valori nutrizionali e con le massime garanzie di salvaguardia della salute.