• Home
  • Rassegna stampa
  • Video
  • Audio
  • Contattaci
  • Iscrizione al Movimento Agende Rosse
 
spacer spacer spacer
Home

Rassegna Stampa

  • Rassegna stampa 15 marzo 2012
  • Rassegna stampa 14 marzo 2012
  • Rassegna stampa 13 marzo 2012

Donazioni

Paypal o Carta di Credito:
spacer
Bonifico:
ASSOCIAZIONE LE AGENDE ROSSE
IBAN IT06E0306901631100000005354

Appuntamenti

spacer

Menu

  • Home
    • Editoriali
    • Lettere Aperte
    • Comunicati
    • Sentenze
    • English version Stories
    • Roma - Manifestazione - 26/09/09
    • L'Aquila - Presidio della Memoria - 06/03/10
  • Rassegna stampa 2012
  • Rassegna Stampa 2011
  • Rassegna Stampa 2010
  • Appuntamenti
  • Video
  • Audio
  • Rubriche
  • Documenti
  • Link
  • Esplora i contenuti
  • Cerca
  • Disclaimer



  • Password dimenticata?
  • Nome utente dimenticato?
  • Registrati
spacer

spacer

spacer

spacer

spacer
 
spacer

spacer

spacer

In Primo Piano

Il tempo della lotta
spacer
Domenica 11 Marzo 2012
Salvatore Borsellino
spacer Troppe volte è stata negata la Giustizia, troppi macigni hanno continuato ad essere disseminati sulla strada della Verità.

Non possiamo più sopportare i depistaggi, la negazione delle prove, anche se fotografiche, le sentenze di condanna annullate dai sodali di chi, dopo avere annullato centinaia di sentenze di processi di mafia, costate anni di lavoro e spesso sangue di servitori dello Stato, arrivava anche a schernire Paolo Borsellino e Giovanni Falcone dopo che erano stati già uccisi.

Non possiamo accettare che venga negato il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, definendolo come un reato che non esiste nel codice penale, quando è stato configurato in innumerevoli sentenze passate in giudicato, ipotizzato per prima dal pool di Falcone e Borsellino, quando ... Leggi tutto...
Altri Articoli...
 

Ordina un DVD o un'Agenda Rossa

spacer
healthjo.us

Gio

15

Mar

2012

Caso Manca, la magistratura riapre l’inchiesta Indagato uomo di spicco di un clan siciliano spacer spacer spacer
Scritto da Daniele Camilli e Roberto Pomi   

Si tratta dell'urologo morto nel 2004 per un'overdose. Avrebbe operato a Marsiglia il boss Bernardo Provenzano e per questo, secondo i genitori, sarebbe stato ucciso. Ora, la svolta degli inquirenti che mette nel mirino sei persone di Barcellona Pozzo di Gotto

spacer

Il dottor Attilio Manca è morto nel suo appartamento di Viterbo il 12 febbraio del 2004. In via Monteverdi 10. Da allora la sua morte “per overdose”, si legge in una perizia medico-legale, è divenuta un mistero che si “lega” al nome del boss Bernardo Provenzano. Uno dei capi di Cosa Nostra. Siciliano di Barcellona Pozzo di Gotto, Attilio aveva 35 anni. Laureato e specializzato in urologia con il massimo dei voti, dal 2002 lavorava presso l’ospedale viterbese del Belcolle. Uno dei pochissimi in Italia a saper operare il tumore alla prostata in laparoscopia.

Dall’istante della sua morte, sono passati quasi 3mila giorni senza alcun processo. Ma con tre richieste di archiviazione, tutte e tre respinte. L’ultima, poche settimane fa. Il gip della Procura della Repubblica di Viterbo, Salvatore Fanti, ha deciso di riaprire le indagini. Sei gli indagati. Tra questi c’è uno degli uomini di spicco del clan mafioso dei Barcellonesi, Angelo Porcino, 55 anni. Gli altri sono: Salvatore Fugazzotto, Ugo Manca, Renzo Mondello, Andrea Pirri, tutti oringinari Barcellona Pozzo di Gotto e, infine, una donna romana, Monica Mileti. Il gruppo avrebbe fornito la droga al medico che poi lo ha ucciso. Per gli inquirenti viterbesi la morte è dovuta quindi a un’overdose. Tuttavia chi lo conosceva ha sempre negato che Attilio avesse fatto uso di sostanze stupefacenti. Per i genitori del medico, invece, il loro figlio sarebbe stato costretto ad accompagnare per una delicata operazione in Francia, in una clinica di Marsiglia, Bernardo Provenzano. E poi di lì ucciso.

Quali sono i punti sospetti a suffragare la tesi che l’urologo sia stato “suicidato”? Prima di tutto i “buchi” da siringa erano sul braccio sinistro. Fatto decisamente insolito, perché lo specialista era un mancino puro. Non solo. Il suo cadavere presentava il setto nasale rotto e le ecchimosi sui polsi. Dove abitava e nell’armadietto del Belcolle non si riuscì a trovare nulla. Né il portafogli, né un documento. Inoltre i genitori Angela e Gino dovettero risarcire la proprietaria della casa viterbese per i danni causati da una lesione sul parquet, in un punto di fronte alla porta del bagno. Ingresso del bagno dove venne ritrovata una siringa da insulina, evidentemente usata, cui era stato riposizionato il tappo salva-ago. Un danno che dava l’impressione di essere causato da un colpo violento dovuto a un oggetto rotondo.
Leggi tutto...
 

Gio

15

Mar

2012

Massimo Ciancimino si fa da parte per lasciare spazio a Borsellino ed Ingroia spacer spacer spacer
Scritto da Angelo Garavaglia Fragetta   
spacer Invitato a Servizio Pubblico, l'onorevole Cicchitto aveva in un primo momento accettato l'invito a partecipare alla trasmissione, ma, appena saputo della presenza di Massimo Ciancimino, ha colto l'occasione per farsi da parte. Ricordiamo di nuovo le sue parole:
"Nei giorni scorsi avevo aderito all'invito di Michele Santoro per partecipare alla trasmissione 'Servizio pubblicò. Il dibattito si sarebbe dovuto svolgere fra Walter Veltroni, Claudio Martelli, Salvatore Borsellino e il sottoscritto e avrebbe dovuto riguardare la strage di Via D'Amelio e la presunta trattativa Stato-mafia. Apprendo solo adesso dalle agenzie di stampa che alla trasmissione parteciperà anche Massimo Ciancimino. Reputo Ciancimino un falso pentito che serve per depistare le indagini e non voglio in alcun modo legittimarlo facendo un dibattito televisivo con lui"

Dal canto suo, Massimo Ciancimino, venuto a conoscenza della reazione dell'onorevole Cicchitto, dal suo profilo Facebook fa sapere di preferire di non essere strumentalizzato e soprattutto di voler lasciare l'attenzione mediatica a Salvatore Borsellino e ad Antonio Ingroia.
Queste le parole che Massimo Ciancimino rivolge direttamente a Salvatore Borsellino:
"Ho preferito non accettare l'invito, nessuna strumentalizzazione deve essere fatta per la mia presenza nei Tuoi confronti e nell'operato del Dott. Ingroia, gia' troppe ne avete subite, non cerco la ossessiva ribalta mediatica, come scritto dalla procura nissena, ho solo cercato di accendere i riflettori su una brutta pagina della nostra storia, e' solo per la ricerca della verità che ho deciso di collabborare con la Procura di Palermo. Ed e' proprio per questo fine che ritengo opportuno non essere presente nel dibattito televisivo."
Il figlio di Don Vito ha comunque rilasciato un'intervista che verrà messa in onda nel corso della puntata.

Ci auguriamo che stasera, chiunque ci sia, accetti un confronto schietto e sincero su un argomento particolarmente importante. Ci auguriamo anche che i ritmi televisivi e il legittimo desiderio di audience si sposi con la possibilità di fare Infomazione.
Leggi tutto...
 

Gio

15

Mar

2012

Salvatore Borsellino ed Ingroia stasera a Servizio Pubblico spacer spacer spacer
Scritto da Redazione 19luglio1992.com   
spacer Stasera alla trasmissione di Michele Santoro, Servizio Pubblico, dal titolo "la Verità", sarà presente per la prima volta in studio, Salvatore Borsellino. All'indomani di alcuni importanti avvenimenti (l'annullamento con rinvio della sentenza Dell'Utri, la conferma della procura di Caltanissetta del ruolo della trattativa come possibile causa della morte di Paolo Borsellino) Servizio Pubblico torna ad occuparsi di Mafia ed in particolare del rapporto tra mafia e Stato. Gli altri ospiti invitati sono: l'onorevole del Pd e membro della Commissione parlamentare antimafia Walter Veltroni, l'onorevole Fabrizio Cicchitto capogruppo del Pdl alla Camera, l'ex ministro della Giustizia Claudio Martelli, Massimo Ciancimino, il procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Palermo Antonio Ingroia. Ci sarà anche la coraggiosa imprenditrice Valeria Grasso che ha denunciato i suoi estorsori e che è costretta a vivere sotto protezione.
C'è da registrare la volontà di Cicchitto di declinare l'invito a partecipare alla trasmissione per la contemporanea presenza di Massimo Ciancimino: «Nei giorni scorsi avevo aderito all'invito di Michele Santoro per partecipare alla trasmissione 'Servizio pubblicò. Il dibattito si sarebbe dovuto svolgere fra Walter Veltroni, Claudio Martelli, Salvatore Borsellino e il sottoscritto e avrebbe dovuto riguardare la strage di Via D'Amelio e la presunta trattativa Stato-mafia. Apprendo solo adesso dalle agenzie di stampa che alla trasmissione parteciperà anche Massimo Ciancimino. Reputo Ciancimino un falso pentito che serve per depistare le indagini e non voglio in alcun modo legittimarlo facendo un dibattito televisivo con lui» dichiara Cicchitto.
Difficile non ricordare che solo grazie alle dichiarazioni di Ciancimino è stato possibile far tornare la memoria a diversi uomini delle istituzioni ed a fare luce sulla ormai acclarata "trattativa".
Tra i servizi previsti, documenti inediti sulla trattativa Stato-mafia e un'intervista esclusiva ad Angelo Provenzano, figlio di Bernardo. Questi i canali su cui è possibile seguire la trasmissione di Santoro: Cielo (canale 26 del digitale terrestre), rete di televisioni territoriali, Sky Tg24 (canali 504 e tasto active dei canali 500 e 100), web (oltre il sito dello stesso programma serviziopubblico.it, Corriere e il Fatto quotidiano), e in streaming su YouTube, oltre che sulla pagina Facebook del programma.
 

Gio

15

Mar

2012

Da Subranni a Ciancimino : ''Molti fervidi auguri''. Altri misteri ancora irrisolti di Via D'Amelio spacer spacer spacer
Scritto da Nicola Biondo   
spacer Una relazione di servizio riesumata dopo vent’anni. Una testimonianza di un poliziotto dall’inferno di Via D’Amelio. E’ questa l’ultima traccia dimenticata finita nella nuova inchiesta della Procura di Caltanissetta sulla strage che uccise Paolo Borsellino e cinque agenti di scorta.

Una traccia che porta dritti al cuore nero dei misteri di quell’eccidio. Riccardo [nome di fantasia] è un giovane agente che poco dopo le 17 del 19 luglio 1992 arriva a bordo della volante 32 a pochi metri dal cratere. Vede un uomo tra i 45 e i 50 anni, con un completo spezzato in giacca scura che si aggira a pochi centimetri dalle macchine in fiamme, tra pezzi di cadaveri e le urla dei feriti. Riccardo fa parte della seconda volante, la strage è stata appena commessa e quella figura che si muove con sicurezza non può non notarla. “Perché si trova qui?”- domanda. La risposta è secca: “Servizi”.

Poche ore dopo la testimonianza dell’agente finisce in una relazione di servizio, con la descrizione di quel sedicente 007. Una traccia che fino ad oggi non è mai stata vagliata. Lo ha fatto a distanza di vent’anni la Procura nissena che ha raccolto, come fosse un puzzle, migliaia di fotogrammi e decine di ore di video girati sul luogo della strage per appurare o escludere presenze sospette o anomale. E così è partita la caccia, alla ricerca in questo puzzle di quell’uomo qualificatosi sul luogo del delitto come “servizi”. Il primo passo compiuto dagli investigatori è stato quello di chiedere agli apparati di sicurezza se quel giorno sia transitato da via D’Amelio qualche 007. Ufficialmente si contano sulle dita di una mano ma quello che ha sorpreso gli investigatori è che le relazioni di servizio che attestano quelle presenza sono state redatte solo dietro richiesta dei magistrati in tempi recentissimi.  Nessuna memoria di quel giorno sembra rimasta negli archivi degli apparati. La testimonianza di quel poliziotto oggi sul tavolo degli investigatori conferma così un dato: che le indagini sul luogo della strage nelle ore subito successive furono approssimative e sciatte, furono trascurate, dolosamente o colpevolmente, tracce importanti. E in questo contesto che sparì dalla borsa del giudice la sua agenda rossa, il diario di bordo di quelle ultime settimane di vita dopo la strage di Capaci.

Leggi tutto...
 

Gio

15

Mar

2012

Dopo Dell'Utri la Cassazione allunga le mani sulla trattativa spacer spacer
gipoco.com is neither affiliated with the authors of this page nor responsible for its contents. This is a safe-cache copy of the original web site.