Le rubriche della nutrizione

Le allergie alimentari

La maggior parte di noi consuma alimenti diversi e variati senza porsi troppe domande e senza correre rischio di alcun tipo. Alcuni, invece, devono fare maggiore attenzione a ciò che mangiano perché sono sensibili a determinati alimenti, o a specifici componenti, che possono provocare reazioni anche molto sgradevoli.

Definizione

L’allergia alimentare è legata a un’eccessiva reazione di sensibilità da parte dell’organismo di fronte a un determinato alimento: viene attivato un meccanismo immunitario che provoca la liberazione di sostanze attive nel sangue (per esempio, l’istamina), che possono provocare diversi tipi di reazione, dall’orticaria all’edema di Quinke.

Meccanismo
Prima assunzione dell’alimento allergenico. Nello stomaco, l’alimento allergenico è trasformato in nutrimento dall’azione degli enzimi. Il nutrimento passa poi nel sangue, portando alla comparsa di immunoglobine (IgE).

Dopo ogni nuova ingestione dell’alimento allergenico. Reazione tra le IgE (presenti nel sangue dopo la prima ingestione) e il nutrimento. L’associazione tra IgE e sostanze nutritive provoca la liberazione nel sangue, da parte dell’organismo, di sostanze attive (istamine). Queste sostanze portano a reazioni infiammatorie nei tessuti e nei vasi sanguigni. Sintomi esteriori: orticaria, edema di Quinke…

Da non confondere: allergie e intolleranze alimentari
Contrariamente alla vera allergia, l’intolleranza non mette in azione meccanismi immunitari. La reazione ha quindi luogo fin dalla prima ingestione dell’alimento non tollerato.
Il termine intolleranza alimentare identifica due diversi fenomeni:
- l’incapacità dello stomaco di trasformare gli alimenti in nutrimento, a causa della mancanza di determinati enzimi. È il caso delle intolleranze al lattosio o al glutine…
- il consumo di alimenti contenenti istamina. La liberazione di quantità importanti di istamina e la loro propagazione nell’apparato circolatorio portano a sintomi simili a quelli provocati dall’allergia propriamente detta (per esempio, orticaria).
Problemi allergici alla respirazione, alla digestione o della pelle : sono tutti sintomi di una identica patologia, che prende forme diverse nei vari periodi della vita
Dall’8 al 10% dei bambini di età inferiore ai quattro anni sono affetti da allergie alimentari.

La prima a manifestarsi
L’allergia alimentare si sviluppa spesso nella prima infanzia, in particolare in quei bambini che abbiano precedenti in famiglia. I primi segnali ? Un eczema, isolato o abbinato a problemi digestivi.

Una malattia che si evolve
In generale, le allergie alimentari della prima infanzia guariscono nel giro di cinque anni.
Più avanti possono apparire allergie di carattere respiratorio, come asma o rinite, che pongono in secondo piano l’allergia alimentare.
Spesso, inoltre, si verificano allergie incrociate: asma da polline di betulla associata a un’allergia alle mele, asma da lattice associata a un’ipersensibilità alla frutta esotica. Ma l’allergia alimentare può apparire a qualunque età, attivata da qualunque alimento.

L’ereditarietà
L’allergia è dovuta a un contesto particolare (carico di elementi allergenici) ma anche a un terreno predisposto, spesso di natura famigliare. Così, se entrambi i genitori sono allergici, il 50% dei loro figli lo saranno a loro volta. Quando un solo genitore è affetto da allergia, il rischio che lo siano i figli non supera il 30%. Tuttavia, l’allergia può anche saltare una generazione.

I casi di allergia e di intolleranza al lattosio
Si fa confusione tra intolleranza e allergia al latte. Poiché i due fenomeni sono completamente differenti, è utile descriverne sinteticamente le caratteristiche:
- il termine intolleranza attesta l’assenza totale o parziale dell’enzima (in questo caso la lattasi) che assicura sia la digestione di un nutrimento che la sua metabolizzazione (assimilazione del lattosio). L’intolleranza non suscita reazioni del sistema immunitario ma può provocare reazioni dolorose.
- l’allergia, al contrario, è caratterizzata da una reazione immunitaria di fronte a un elemento allergenico alimentare, più frequentemente una proteina (in questo caso, le proteine del latte, tra cui le più importanti sono: caseina, alfalattoalbumina, lattoglobulina beta). Un’allergia al latte è assai più grave di un’intolleranza al lattosio.
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