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Agcom, istituita la Direzione Servizi Postali

Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, nella seduta del 20 Dicembre ha deciso l’istituzione di una nuova Direzione.

La Direzione, informa una nota, sarà denominata “Servizi Postali” e, a seguito delle funzioni trasferite con il decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, avra’ compiti generali in materia di regolazione e vigilanza del servizio postale, di assicurazione della qualità del servizio universale, di determinazione delle tariffe dei settori regolamentati e di analisi dei relativi mercati. La reggenza della nuova Direzione generale è stata affidata a Roberto Viola,  Segretario Generale Agcom.

Dm, cosa accade in Italia e all’estero

Comunicazione e privacy. Internet, facebook, call center, comunicazioni massive. Cosa sta accadendo in Italia, quali novità in tema di direct marketing?

Partiamo da una delle sue branche più importanti, il direct mail. A seguito della conversione in Legge del Decreto Sviluppo (avvenuta lo scorso 12 luglio) è oggi possibile fare delle campagne di direct mailing anche senza avere una autorizzazione preventiva da parte del destinatario della comunicazione. La legge sulla Privacy cambia e dal vecchio regime di Opt-In (dove l’invio di comunicazione promozionale cartacea era possibile solo dopo l’esplicito consenso del destinatario) si apre al regime di Opt-ut.

Questo regime è già entrato in vigore per il Telemarketing, con un Registro delle Opposizioni gestito dalla Fondazione Ugo Bordoni. Per il mailing siamo oggi in attesa del regolamento attuativo. Il passaggio all’Opt-Out è una grande opportunità per l’uso e lo sviluppo del Direct Mail, un media di comunicazione considerato tra i più efficaci. Il tema dunque è caldo e sarà al centro del dibattito di MailForum, grazie anche alla presenza dei rappresentanti del Ministero dello sviluppo economico, dell’Istituto Italiano Privacy, della Direct Marketing Association (Dma) e della Fondazione Ugo Bordoni , che si occupa di ricerca e consulenza nei settori delle Tecnologie delle Comunicazioni e dell´Informazione.

Intanto i controlli proprio per quanto riguarda il rispetto del Registro delle Opposizioni si fanno sempre più serrati. Da agosto e fino a fine anno il nucleo privacy della guardia di finanza, su indicazione del garante, Franco Pizzetti, sta portando avanti un nuovo piano di ispezioni, che include controlli sulle attività di telemarketing, uso massivo di fax indesiderati, customer care e società di recupero crediti. Un primo bilancio di questa attività mostra come nel primo semestre del 2011 su 213 ispezioni fatte, siano stati avviati ben 181 procedimenti sanzionatori, relativi in larga parte alla omessa informativa e al trattamenti illecito dei dati.

Ma di direct marketing e tutela dei dati personali si continua a parlare anche a livello istituzionale.
La camera dei deputati , ad esempio, ne ha parlato lo scorso 22 settembre attraverso il convegno “ Tutela del consumatore e sviluppo di nuove tecnologie”. Una tavola rotonda promossa da Microsoft Italia, Glocus e Fondazione Magna Carta, da cui sono emerse importanti riflessioni sulla privacy online e sul modo i cui gli italiani si auto tutelano, anche se resta, nel 51% degli internauti, la consapevolezza dei rischi di violazione dei propri dati. Le preoccupazioni maggiori riguardano quelli bancari (68%) e quelli sensibili (66%). Da qui la necessità di affidarsi a password complesse – utili per il 57% dei navigatori – la non lettura di mail sospette e l’installazione di antivirus.

E di pubblicità ne discute anche l’Europa. Entro fine anno , infatti, il gruppo Europeo dei Garanti si esprimerà in merito alla conformità o meno del codice di auto-disciplina varato da Easa (Europe Advertising Standards Alliance) e Iabe (Internet Advertising Bureau Europe) sul tema della Oba – pubblicità comportamentale on line, che prevede il consenso informato degli utenti.
L’informazione pubblicitaria è dunque in continua evoluzione. E, oggi più che mai, tende ad essere veicolata tramite i social network. Nell’occhio del ciclone sono finiti anche loro, in primo luogo Facebook. Il suo funzionamento è sotto esame da parte delle autorità che si occupano di tutela della privacy degli utenti. Da entrambe le sponde dell’oceano Atlantico. L’ufficio irlandese che si occupa della protezione dei dati personali ha infatti comunicato che intende avviare una consultazione con i responsabili del social network fondato da Mark Zuckerberg, dopo aver ricevuto 22 contestazioni da parte del gruppo “Europe versus Facebook.” In merito a violazioni dei dati personali.

Nel frattempo, anche la “Federal Trade Commission” statunitense sta compiendo delle verifiche, sempre a seguito di diverse lamentele ricevute da  associazioni che si occupano di difendere i diritti degli utenti.
Una  “bomba” che sembra essere scoppiata dopo le dichiarazioni del ricercatore Nik Cubrilovic  in merito all’opportunità da parte di Facebook di “tracciare” gli utenti, anche dopo l’espletamento dell’operazione di logout dal social network.

Se in Europa è in continuo aumento l’attività di monitoraggio delle aziende che si occupano a vario titolo di gestire i dati personali , fuori dal contesto Ue l’attenzione per le nuove tecnologie e i sistemi informativi legati ad internet si fa sempre più grande. Mentre in molti paesi europei, ad esempio, i garanti per la privacy ne hanno vietato l’uso, il ministero della Giustizia israeliano, attraverso la Law Technology and Information Authority, ha autorizzato Google Street View, un sistema che consente attraverso internet di esplorare luoghi di tutto il mondo, grazie a delle immagini raccolte con una telecamera. Un cambiamento epocale, un’apertura al mondo digitale e virtuale che per la prima volta vede protagonista un paese del medio oriente. E qui il problema della sicurezza dei dati personali si pone ancora di più, e in modo diverso. Oltre infatti a dover garantire la privacy delle persone, attraverso la pecettatura dei volti, Google ha assicurato che eliminerà scritte o simboli che potrebbero poi finire nei dossier di aspiranti terroristi.

Arti grafiche, segnali contrastanti

Nel corso dell’assemblea annuale Argi tenutasi lo scorso 30 marzo, sono stati presentati i dati di mercato del comparto arti grafiche. I dati di Prestampa, Stampa, Lastre e Dopostampa, commentati da Luca Fattorossi di Macchingraf e Massimiliano Veronesi di Manroland.

Opinioni sui risultati di mercato
Il nostro mercato sta fronteggiando due cambiamenti di tipo strutturale. La prima causa di questa evoluzione può essere imputata a Internet: una parte delle applicazioni tradizionalmente di competenza della stampa si stanno progressivamente trasferendo su altri media; un esempio emblematico è l’avvento dell’i-Pad o in generale degli e-reader che hanno eroso alcune quote di mercato ai quotidiani stampati.
Il secondo fenomeno che sta impattando il nostro mercato è la concorrenza dei paesi delle economie cosiddette “emergenti” per quanto riguarda l’offerta di prodotti stampati.
Il primo parametro che abbiamo preso in esame nel valutare gli aspetti congiunturali è il Pil. Analizzando le variazioni trimestrali del 2010, confrontate con quelle del 2009, rileviamo che dopo quasi due anni di crescita negativa (con picco di discesa nel primo semestre 2009) da almeno 3 trimestri, in Italia si registra una crescita superiore all’1%.
La produzione industriale è tornata in positivo: in un anno questo dato ha recuperato quasi un terzo rispetto a quanto perso nell’anno precedente, con uno sbilanciamento verso l’export rispetto al mercato interno.
La pubblicità su carta stampa risulta ancora leggermente in negativo: escludendo i dati legati alla free-press in forte caduta, i risultati si allineano a quelli dell’anno precedente.

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Il fatturato totale del mercato grafico ha superato di poco i 200 milioni di Euro. Il grafico relativo a questo parametro dimostra chiaramente che esiste un fenomeno tipico della nostra industria indipendentemente dalla situazione congiunturale: l’alternanza ciclica tra periodi di crescita legati al rinnovamento degli impianti e anni di contrazione.

Tornando ai risultati del 2010, se si scorporano i dati delle rotative, in quanto legati a pochi ma importanti progetti (pari a 45 milioni di Euro nel 2009), la vendita di macchine da stampa risulta in crescita. In particolare, cresce la stampa a foglio (da 97 a 110 milioni di Euro) ed evidenzia dati positivi anche la cartotecnica.
Il comparto della Prestampa evidenzia un fatturato in calo del 16%, da imputarsi a due fattori: il primo riguarda la tendenza a una richiesta di macchine di formato più piccolo e il secondo è legato a un effetto prezzi negativo, che vede la prestampa allinearsi ai trend generali dell’IT.
Accorpando i dati di CtP e Workflow, ovvero la Prestampa dal punto di vista del mix hardware e software, le aspettative prevedono un ribaltamento tra macchine e software, fenomeno che si delinea come trend ma che non può dirsi del tutto compiuto.
Nel riportare i dati dei CtP venduti è evidenziato il numero reale di macchine installate, piuttosto che il numero indice consuetamente usato. Le unità venute nel 2010 sono state 168.
Nel comparto Stampa assistiamo a un’evoluzione del fatturato proveniente dalla vendita delle macchine a foglio con una crescita del 13,4% rispetto al 2009 e con omogeneità rispetto ai diversi formati. Una grande spinta viene dagli specialisti di settore che si rileva dal fatto che in generale su tutti i formati è raddoppiato il fatturato per i moduli di verniciatura, con un picco nel 70×100 che ha triplicato il dato del 2009, in particolare nel packaging ma in generale in tutti i settori per cui sono richieste nobilitazioni dello stampato. Sempre nel comparto stampa il primo quadrimestre del 2011 ha dato segni di positività.
Il numero negativo dei dati legati alle vendite delle Rotative Commerciali non descrive completamente la situazione, in quanto questo mercato è composto da piccoli numeri in unità vendute, ma con alti valori di fatturato ed è pertanto suscettibile di grandi sbalzi dovuti semplicemente allo slittamento di pochi progetti. In questo comparto esiste una innegabile sovraccapacità produttiva che nei prossimi anni sancirà lo stabilizzarsi di un mercato sicuramente ridotto: senza dubbio il futuro dipenderà dalle trasformazioni in atto in Europa che vedono uno spostamento delle macchine offset verso il rotocalco.
Un’analoga situazione si registra nel mercato delle Rotative per Giornali, per cui il 2010 ha registrato ampliamenti di macchine esistenti e piccole rotative e pochi progetti a seguito di accorpamenti o differenziazioni di prodotto orientati verso la stampa commerciale. Questo comparto soffre della concorrenza dei nuovi media e risente dei grandi investimenti effettuati negli anni passati con la migrazione al “full color”.

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Il settore legatoria accusa anche nel 2010 una forte contrazione soprattutto per quanto riguarda i sistemi di brossura e cartonato; il punto metallico è, tra le lavorazioni, quella che accusa una maggiore sofferenza data dalla sovraccapacità produttiva e dalla sostituzione da prodotti da rotativa o brossura fresata. In quest’ambito molti investimenti si sono spostati sugli stampatori che hanno la necessità di soddisfare esigenze interne legate ad esempio alla stampa digitale.
I sistemi di spedizione per quotidiani sono fortemente legati agli investimenti sulle rotative; alcuni impianti seguono le evoluzioni verso una differenziazione legata a lavori semicommerciali e Gdo. Anche i sistemi di spedizione per rotative commerciali sono fermi in quanto legati al fatturato delle rotative stesse.
Una nota positiva viene dalla cartotecnica che registra un fatturato in crescita strettamente legato al mercato del packaging particolarmente attivo in questo momento.

Settore Stampa
Per quanto riguarda la Stampa, il fatturato del 2010 mostra un +13% rispetto al 2009, di cui un 85% da imputarsi solo al primo semestre, appare quindi evidente, oltre che poco confortante, che l’anno 2010 abbia beneficiato principalmente se non esclusivamente della spinta della legge Tremonti Ter.
Nel segmento 50X70 non si evidenziano segni di grande cambiamento, pur notandosi un lieve calo rispetto all’anno precedente sia nei numeri sia nel fatturato.
Il 70X100 registra una crescita del 20% circa in quanto a gruppi stampa venduti: in particolare l’incremento interessa i gruppi verniciatori – quasi triplicati – evidenziando un orientando alla differenziazione delle lavorazioni.
Per quanto concerne il largo formato si nota un’importante crescita pari al 35%.
Usato in crescita: se nel 2009 rappresentava il 16% circa del totale delle vendite, nel 2010 ha raddoppiato in fatturato rappresentando un 26% complessivo, un risultato significativo considerando che il 2010 è stato identificato come l’anno della Tremonti Ter. Il segmento Rotative Commerciali ha come risultato un’unica rotativa venduta. Il trend futuro dovrebbe attestarsi su 2/4 macchine all’anno, che si traduce in meno 50% rispetto allo storico degli ultimi anni. Il difficile accesso al credito per investimenti di tale portata, limita ulteriormente la ripresa di questo mercato.

Settore Prestampa

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I dati positivi del 2010 sono tali soprattutto perché confrontati con un 2009 considerato uno degli anni più neri per l’industria grafica.La Prestampa non ha registrato particolari miglioramenti. I CtP nuovi sono cresciuti solo di 4 unità (+2,7%), pochissimo se si considera la validità della Tremonti Ter per i primi sei mesi. Il fatturato relativo a queste unità è calato del 17% circa, evidenziando uno spostamento verso unità più piccole (aumento del 2/4 up e calo dell’8up e Vlf) ed anche meno ricche di accessori e meno potenti. Un calo del prezzo assoluto a causa dell’aumento della competitività ha influenzato questo parametro.
Il fatturato del workflow è sceso del 4% in quanto legato a un trend di contenimento dei costi da parte delle aziende e di calo delle lavoro con una conseguente scelta di investire in soluzioni di flusso di lavoro con configurazioni più semplici. 
Il mercato del Vlf è saturo e si muove solo sulle sostituzioni, l’ 8Up è in costante calo, passando dalle quasi 160 unità del 2006 a meno di 80 del 2010. Questi due mercati rappresentavano il motore primario della prestampa in quanto univano l’investimento in tecnologia con quello sui consumabili
Il 4 Up è invece il mercato in crescita in quanto è il meno saturato, ma risulta anche essere quello con volumi di consumabili più bassi.
Il settore dei quotidiani vive un momento di pressione finanziaria ha pertanto rallentato gli investimenti anche a causa del calo della pubblicità e delle foliazioni. Le nuove tecnologie CtCP Uv non hanno sfondato, mentre crescono quelle a connotazione ecologica (processless, chem-free, low-chem).
Il calo di fatturato negli accessori per CtP conferma la riduzione delle configurazioni e la crescita di sistemi processless.

Settore Cartotecnica
Nel primo semestre, grazie anche alla legge Tremonti Ter, si è registrata una buona entrata di ordini che ha visto un rallentamento nei mesi successivi, in particolare tra giugno e settembre, per poi registrare una ripresa nell’ultima parte dell’anno.
La maggiore difficoltà che riteniamo di segnalare anche per il 2011 rimane l’accesso al credito: le società di leasing sono sempre più restie a concedere credito e chiedono sempre maggiori garanzie sia al cliente che al fornitore. Al momento sono numerose le trattative in corso ma risulta difficile finalizzare gli ordini proprio in relazione alla difficoltà nell’ottenimento del credito.

Digital Printing Forum 2012

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Nel 1995 nasceva a Milano l'idea di un incontro periodico tra i rappresentanti del mondo della comunicazione per fare il punto sull'evoluzione delle tecnologie di stampa. Oggi il risultato di quell'idea arriva alla sua diciassettesima edizione, forte dell'esperienza acquisita e di un successo duraturo nel tempo.
Appuntamento per il 16 di febbraio 2012.

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